Funaro, missione decoro: "Stop al ’mangificio’. Tutelerò i negozi storici"

La scommessa della candidata: estendere le regole Unesco fuori dal centro. Centri commerciali naturali: "Sgravi sulla Tari e suolo pubblico gratis".

In linea con quelle che erano le idee di Dario Nardella, è una Sara Funaro agguerrita quella che promette una lotta dura al ’mangificio’ che da anni ormai imperversa sulla città.

"Stop al mangificio", dichiara la candidata del centrosinistra affermando che ci sarà una difesa totale - sia in centro che fuori - dei negozi di vicinato, delle botteghe artigiane, degli esercizi storici, di tutte quelle attività che danno valore aggiunto a Firenze.

Meno ‘unto’ e più decoro. La direzione è doppia: rafforzare le tutele già previste dal regolamento Unesco (e quindi per il centro) ed estenderle anche a quelle aree della città, come ad esempio via Gioberti (ma pure borgo La Croce, via Pietrapiana, borgo San Lorenzo), che non erano inizialmente previste ma che sono importanti per il commercio cittadino. Non è un caso che l’annuncio arrivi proprio tra via Gioberti e piazza Beccaria. Nel concreto tutto ciò è possibile grazie all’articolo 12 della legge annuale per il mercato e la concorrenza del 2023 che si azionerà a fine mese.

Sarà limitato l’insediamento di alcune tipologie di attività in diversi ambiti commerciali della città e ci sarà un blocco dei trasferimenti di attività alimentari e di somministrazione in nuove zone nell’area Unesco.

Non è tutto. Funaro prevede di organizzare un tavolo permanente con le categorie, con cadenza mensile (come minimo) in modo da confrontarsi e poter anche rivedere la stretta su strade o piazze. Inoltre, viene spiegato, "ci sarà a disposizione delle attività commerciali un bando da un milione di euro con contributi a fondo perduto, fino a 20mila euro, per lo sviluppo di progetti di riqualificazione dello spazio pubblico prossimo".

E c’è la volontà di promuovere sempre di più le attività dei centri commerciali naturali attraverso l’organizzazione di eventi culturali, manifestazioni, notti bianche. "In stretta collaborazione con le categorie economiche ed i centri commerciali naturali - aggiunge Funaro - proporremo di co-progettare una ‘scuola di commercio’ organizzata con innovatori ed esperienze positive di livello nazionale".

Sui centri commerciali naturali la volontà, si spiega, è "promuovere l’adesione ai Ccn garantendo sgravi sulla Tari, l’esenzione totale del pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico, l’introduzione di un fondo comunale da 100mila euro l’anno per co-finanziare queste attività".

Tassello dopo tassello – dal piano casa a quello del commercio – il programma di Sara Funaro viene reso noto. E incassa il favore di Confcommercio e Confesercenti perché, viene spiegato, i provvedimenti che mirano a tutelare la storicità di Firenze "non possono che essere apprezzati".

Niccolò Gramigni

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