Fumata grigia al Tar. Affitti brevi senza pace. Il tribunale non decide e si prende del tempo

Il ricorso contro la delibera del Comune di Firenze che vieta di destinare nuovi immobili all’interno dell’area Unesco. L’approvazione del nuovo Piano operativo può rendere tutto inutile.

Fumata grigia al Tar. Affitti brevi senza pace. Il tribunale non decide e si prende del tempo

Fumata grigia al Tar. Affitti brevi senza pace. Il tribunale non decide e si prende del tempo

di Pietro Mecarozzi

Norma affitti brevi, fumata grigia al Tar Toscana. Ieri il tribunale amministravo regionale si è riservato di decidere, dopo l’udienza di merito sul ricorso contro la delibera urbanistica del Comune di Firenze sugli affitti turistici brevi, che prevede il divieto di destinare a tale scopo nuovi immobili nell’area Unesco del centro storico della città. L’adozione della delibera è del 2 ottobre: in Consiglio comunale passò con i voti favorevoli di Pd e Lista Nardella e quello contrario di Iv, che fa parte della maggioranza. Favorevoli anche Sinistra Progetto Comune, gruppo misto e il capogruppo del M5s Roberto De Blasi. Contrario, il centrodestra e il gruppo Centro.

Dopo poco tempo scattarono subito le contromosse. A fare ricorso al Tar furono Codacons, Confedilizia, Apartments Florence insieme a Property Managers Italia e altre persone fisiche, assistiti da alcuni avvocati amministrativisti, tra cui Riccardo Tagliaferri, Antonio Stancanelli e Ugo Franceschetti. L’oggetto dei ricorsi? La norma targata Nardella violerebbe i diritti di proprietari e gestori. Un botta e risposta che, oltre all’aspetto meramente giuridico, ha diviso per mesi città e politica.

Il Tar prende quindi tempo (la sentenza è prevista per le prossime settimane) anche in vista di una possibile colpo di scena emerso ieri durante la discussione. Sui ricorsi presi in esame, la prima sezione del tribunale, presieduta da Roberto Pupilella, potrebbe anche stabilire la cessazione della materia del contendere, vista la recente approvazione del nuovo Piano operativo che ha stralciato la previsione pianificatoria in questione. In tal caso, il pronunciamento dei giudici amministrativi potrebbe decretare che la recente approvazione del Piano ha superato la variante approvata a ottobre, che introduceva il divieto di nuovi appartamenti destinati a locazioni brevi nell’area Unesco del centro storico.

In altre parole, mentre gli avvocati del Comune sostengono che la variante approvata è ancora in piedi – e che andrà integrata anche a seguito del nuovo piano operativo varato dalla Regione - quelli delle controparti sostengono che il nuovo Piano operativo, recentemente approvato, avendo stralciato detta previsione, ha generato la cessazione della materia del contendere. Detto ciò, in un comunicato di fine marzo, Palazzo Vecchio precisò che "la delibera ‘affitti brevi’ è comunque pienamente operante".

"Quel che è già chiaro è che con questa norma il sindaco Nardella ha fatto solamente campagna elettorale, danneggiando tanti fiorentini", ha invece detto Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers e ceo di Apartments Florence, azienda che gestisce più di 500 appartamenti sul territorio fiorentino.