REDAZIONE FIRENZE

Fu arrestato per corruzione: assolto Corti

Il montevarchino, ex dg dell’Ato dei rifiuti, scagionato nel processo sulla maxi gara d’appalto a Sei Toscana. Nel 2016 finì ai domiciliari

"Sei anni fa al professor Andrea Corti, massimo esperto in Italia nel settore dei rifiuti, veniva applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari con contestuale e immediata polverizzazione della carriera professionale. Sono stati purtroppo necessari ben sei anni per vedere affermata la piena e totale innocenza dalle ipotesi sia di corruzione e turbativa d’asta".

È il commento degli avvocati Enrico e Lorenzo De Martino che difendono l’ex direttore generale montevarchino dell’Ato Rifiuti Toscana Sud Corti. Uno degli indagati nell’inchiesta iniziata otto anni fa e che nel 2016 lo aveva portato anche agli arresti domiciliari.

Il tribunale di Firenze ha assolto con formula piena non solol’ex direttore dell’Ato ma anche Eros Organni e Marco Buzzichelli, rispettivamente amministratore e consulente del raggruppamento temporaneo d’impresa Progetto 6, aggiudicatario nel 2012 dell’appalto indetto da Ato Toscana Sud per un valore di 171 milioni 608 mila euro. Per loro l’accusa era di turbata libertà degli incanti. È stata la procura fiorentina a chiedere l’assoluzione.

È inoltre caduta anche l’accusa di corruzione, per mancanza di prove, contro Corti in merito a una presunta dazione di 119mila euro che avrebbe ricevuto in tre tranche, tra il 16 settembre e il 4 dicembre 2016, in cambio della sua disponibilità a favorire Progetto 6 nell’aggiudicazione dell’appalto.

In una nota, le società Sei Toscana e Siena Ambiente che "si dichiarano soddisfatte per l’esito del processo" concluso oggi davanti al tribunale di Firenze sull’assegnazione di appalto da parte di Ato Toscana Sud. Inoltre, riferisce la stessa nota, "per Siena Ambiente e Sei Toscana cade totalmente anche la richiesta danni avanzata contro le stesse da Ato Toscana Sud, che aveva citato le società quali responsabili civili nel processo penale". In base alla sentenza, decadono le accuse nei confronti degli ex amministratori delle due società, Marco Buzzichelli e Eros Organni, relative, a vario titolo, ai presunti reati di corruzione e turbativa d’asta. "Finalmente è stato messo in luce il corretto agire dei soggetti coinvolti, in quella che è stata la prima gara pubblica per l’affidamento ad un unico gestore nell’Ambito territoriale ottimale più vasto in Italia. Un’attività che è stata negli anni offuscata da accuse che inevitabilmente hanno inciso sull’immagine delle società e che oggi, dopo sei anni, trovano risposta nella sentenza del Tribunale di Firenze".