REDAZIONE FIRENZE

Fu accusato della morte della madre Fermato dalla polizia per due rapine

Giampaolo Aguzzi, 51 anni, nel pomeriggio di domenica avrebbe colpito alla ‘Reale’ di via del Proconsolo. Alcune ore prima, in piena notte, l’aggressione al dipendente dell’Hotel ’Romagna’ di via Panzani.

Cinque anni orsono Giampaolo Aguzzi, oggi 51enne, ammise ai carabinieri di aver litigato con la mamma Gioi Cappelli, 70 anni, appassionata d’arte conosciuta in Oltrarno e di averla spinta lungo una scalinata, a Procida. Era il 7 luglio 2015. Lei battè la testa, Disse di averla soccorsa, il figlio, lei fu ritrovata cadavere nelle acque del porticciolo della Corricella, dove lei aveva acquistato casa. Una lite ’per futili motivi’ in realtà legati si disse a questioni economiche, al patrimonio della signora. La vicenda giudiziaria tramontò presto, il reato più grave venne derubricato in omicidio colposo, patteggiato con due anni di reclusione .

Il nome di Aguzzi torna alla ribalta dopo la domenica con due rapine allarmanti, a (falsa) mano armata, in un albergo di via Panzani e in una farmacia di via del Proconsolo, da parte di un uomo irruento, minaccioso: Aguzzi, secondo la polizia che nella notte tra domenica e lunedì l’ha individuato come il responsabile delle due rape. Agenti del commissariato S.Giovanni guidato dal dirigente Roberto Sbenaglia hanno posto Aguzzi in stato di fermo. A breve l’udienza di convalida.

Durante la perquisizione a casa ritrovate 3 pistole scacciacani e i vestiti che Aguzzi avrebbe indossato quanto meno nel secondo colpo, alle 19,30 di domenica alla farmacia ‘Reale’ di via del Proconsolo 22. Il titolare ha sentito un tonfo all’ingresso, ha fatto appena in tempo ad alzare lo sguardo e si è trovato di fronte l’aggressore che ringhiava, a pistola puntata contro. A.M, 43 anni, il titolare, gli ha allungato un paio di sacchetti di spiccioli, sui 100-200 euro, ma il rapinatore per niente soddisfatto ha insistito, l’ha minacciato: "Dammi di più se no ti sparo alle gambe".

Il farmacista ha dovuto dare altri 1850 euro. Ed è rimasto piuttosto provato dalla brutta esperienza.

Due rapine e polizia convinta di un unico autore. La descrizione che ne era stata data nell’immediato – canotta militare, sacchetto, arma da fuoco argentata – è stata confrontata con le immagini delle telecamere prese dopo la rapina di 17 ore prima, domenica alle 2.30 all’Hotel ‘Romagna’ di via Panzani 4. Minacciato un dipendente con un revolver, l’ha obbligato a dargli 100 euro. Il rapinatore: mascherina, fascia in fronte, occhiali da sole. Riconoscibile per corporatura e tratti somatici, nonostante il camuffamento.

Lo stesso uomo? Possibile, forse probabile. Immagini diramate alle pattuglie poi alle 3 la svolta: l’equipaggio della volante di S.Giovanni ha visto il sospetto, in via Nazionale, camminare verso la stazione; fisionomia corrispondente, per gli investigatori. In casa in San Lorenzo, trovati il revolver sembra impiegato nei due assalti, con 6 cartucce a salve e due esplose, altre 2 scacciacani senza tappo rosso e i vestiti smessi dopo gli assalti. Più 500 euro.

giovanni spano