"La ricetta per la felicità? Donare vita, donare sangue". È lo slogan lanciato da Fratres Toscana da qualche giorno in tante farmacie della nostra regione che consegnano le medicine all’interno di sacchetti di carta brandizzati ad hoc. Dopo aver distribuito oltre due milioni di buste per il pane nei panifici toscani nel periodo della pandemia, oltre un milione di bustine di zucchero a forma di cuore in occasione del San Valentino 2022 e mezzo milione di tovagliette con il cruciverba del donatore la scorsa estate, Fratres ha scelto questa nuova iniziativa per raggiungere il maggior numero di potenziali donatori possibile. "Ne abbiamo già distribuite un milione. È una iniziativa semplice e ci auguriamo efficace" spiega Claudio Zecchi, presidente di Fratres Toscana. Fratres da tempo è attiva anche nelle scuole: "Fare formazione nelle scuole è importantissimo, ci stiamo impegnando per farlo nel modo migliore con il materiale adatto a tutte le fasce di età: abbiamo realizzato un fumetto da colorare per i più piccoli, un opuscolo con giochi per i bambini delle scuole primarie e materiale informativo per i ragazzi delle superiori".
Tutta le campagne e le iniziative di Fratres sono ovviamente indirizzate a far aumentare il numero delle donazioni. "In Toscana abbiamo bisogno di un colpo di reni – prosegue Zecchi– non siamo ancora autosufficienti e questo è un problema. Basterebbe davvero poco per raggiungere questo risultato straordinario. In alcuni periodi dell’anno l’autosufficienza di sangue non è garantita e talvolta si è dovuto ricorrere all’aiuto di altre regioni". Anche di tutto questo si discuterà il prossimo 26 marzo ad Arezzo (Hotel Etrusco, via Fleming 39) dove si svolgerà l’assemblea annuale della Fratres Toscana. Parteciperanno delegati in rappresentanza di 12 consigli territoriali, 285 gruppi, oltre 1000 volontari impegnati ogni giorno per raccogliere sangue e dunque salvare vite umane.