Scempio alla Fortezza. I camion in azione si mangiano il prato

Viavai di mezzi per rimuovere la pista: giardino distrutto Fango e buche al posto dell’erba. "E sono tornati i pusher"

Il verde della Fortezza divorato dai mezzi al lavoro in questi giorni

Il verde della Fortezza divorato dai mezzi al lavoro in questi giorni

Firenze, 26 gennaio 2023 - Là dove c’era una città ora c’è soltanto il fango. Si potrebbero prendere e ribaltare i versi di Adriano Celentano e del suo ragazzo della via Gluck, che raccontava tristemente le modifiche del suo quartiere di nascita, per parlare di quello che è successo a piazzale Oriana Fallaci, nei giardini sotto la Fortezza da Basso. Durante il periodo invernale e delle festività, infatti, tutta l’area intorno al laghetto si era trasformata in un villaggio di Babbo Natale, con una maxi pista per il pattinaggio sul ghiaccio, bar, e ogni forma di intrattenimento, con la maestosa ruota panoramica a fare da sfondo. Un gioco di luci e colori che illuminava tutta l’area di viale Lavagnini, diventata negli ultimi anni il simbolo delle festività invernali fiorentine. Dal 2 dicembre fino al 15 gennaio, infatti, i cittadini hanno potuto osservare dall’alto lo skyline della città, e anche chi era fermo nel traffico dei viali si è potuto soffermare a vedere la grande installazione. Passando adesso per la zona, però, quello che appare è solo un lontanissimo e triste parente dello sfarzo natalizio, che ha fatto posto a degrado e danni di vario tipo. Smontare la pista del ghiaccio ha comportato infatti l’intervento di diversi mezzi cingolati, che hanno completamente ’scoperchiato’ i prati che prima facevano da cornice al lago dei cigni. Scanalature, solchi e pozzanghere, complici anche i giorni di maltempo, sono diventati ormai il paesaggio standard, contribuendo a distribuire ovunque una antipatica patina di fanghiglia e terriccio.

Per molti giorni, poi, tutto il piazzale è stato pieno di pancali contenenti il fondo della pista da ghiaccio, con delle vere e proprie montagne di legno a nascondere i giardini. La stessa pista, inoltre, ha contribuito a danneggiare seriamente il camminamento asfaltato intorno al laghetto artificiale, e basta fare il giro dell’anello per rendersi conto che in diversi punti ci sono delle enormi buche, dove una persona anziana o disabile potrebbe facilmente farsi male. Anche l’area della ruota è ormai solo un ricordo, visto che lo spiazzo è tornato ad essere vuoto e desolato, dopo gli ultimi camion che hanno portato via gli ultimi pezzi. La cosa peggiore, oltre al fango, i lavori e la sporcizia accumulata, è il ritorno dei precedenti inquilini del parco, di cui non si sentiva la mancanza. "Da quando non c’è più la ruota sono tornato gli spacciatori – racconta la signora Maria, che frequenta le panchine del parco insieme al suo cagnolino -. Già dal giorno dopo è tornato tutto com’era prima. Si incontrano, bevono, spaccano le bottiglie e si passano pacchettini di mano in mano".

"Purtroppo sono ricominciate le scene a cui eravamo abituati – aggiunge Franco -. Gruppetti di ragazzi sulle panchine, arriva qualcuno in bicicletta, si salutano e vanno via. Così a tutte le ore del giorno e della notte". Effettivamente è bastato passare un pomeriggio ai giardini sotto la Fortezza per vedere queste scene più volte, incluso un ragazzo che si è messo a scavare con un bastone per tirare fuori un pacco da sotto un albero. E in tanti rimpiangono già la ruota.

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