REDAZIONE FIRENZE

Caso Forteto, Fiesoli in vacanza in montagna dopo la scarcerazione

Il guru scoperto in un paese dell’Appennino insieme alla moglie

Rodolfo Fiesoli, 77 anni, fondatore della Comunità «Il Forteto» di Vicchio

Firenze, 21 luglio 2018 - Nessuno l'aveva più visto fin dalle ore immediatamente successive alla sua controversa scarcerazione, ai primi di luglio, per il caso giudiziario pena minima certamente da scontare – eppure non ancora definitiva – sollevato dai difensori e accolto dalla Cassazione.

Senza scomodare Chi l’ha visto?, erano comunque in molti a chiedersi, con vivo interesse, quale rifugio avesse scelto il protagonista numero 1 dell’affaire-Forteto. Con vivo interesse, temendo magari anche un allontanamento ‘sine die’ da parte di Fiesoli.

Ebbene l’ha «stanato» un cronista del Sito di Firenze a Baragazza, una frazione di 1000 abitanti del Comune di Castiglione dei Pepoli, paese dell’Alto Appennino bolognese che si affaccia sul confine toscano. Il Profeta condannato per abusi sessuali, negli anni, a alcuni ospiti della Comunità di Vicchio, si è rifugiato qui, al riparo (?) da sguardi indiscreti, per tenere lontani i giornalisti, o almeno quelli che vorrebbero intervistarlo.

Giornata di sole abbagliante, il quieto e pigro vivere di paese, scampanio lungo, ininterrotto, chissà se di campane autentiche o, secondo la ‘moda’ di oggi, registrate: così appare Fiesoli davanti alla telecamera, al suo fianco la moglie. Una passeggiata di pochi metri, ma sotto il fuoco incrociato di non meno di una ventina di domande. Fiesoli è sorpreso, ma non perde la calma, si ferma ma non per consegnarsi a microfono e telecamera, giusto per accendersi una sigaretta.

‘Ha rivisto Goffredi?’ gli chiedono. «No, no» risponde Fiesoli. Luigi Goffredi è stato il suo più fedele pretoriano. La passeggiata prosegue mentre il giornalista sgrana le domande una dopo l’altra, quasi fosse un rosario. E una certa attinenza c’è: Fiesoli di lì a poco salirà la scalinata della chiesa. Gli viene chiesto se intende approfittare della libertà ritrovata per chiedere scusa alle sue vittime, lassù a Vicchio. Impassibile Fiesoli: quasi tutte le domande inevase. Ma i suoi silenzi sono silenzi pesanti. Giusto qualche borbottio, di accenni di risposta, subito ricacciati in gola. Non sembra che Fiesoli si morda la lingua, qualche tentazione di esibire se non altro il modo di fare del capo lampeggia per qualche istante. Prevale però la prudenza.

Il fondatore della comunità per minori disagiati, ricomparirà davanti ai giudici della III sezione penale il 16 novembre prossimo. La data del nuovo giudizio disposto dalla Cassazione per l’esatta rideterminazione della pena minima definitiva è stata comunicata dalla presidente della Corte d’Appello, Margherita Cassano, poco dopo il polverone alzatosi con la scarcerazione di Fiesoli necessariamente disposta il 5-6 luglio dal sostituto procuratore generale Francesco Pappalardo dopo il ricorso dei difensori per ‘incidente di esecuzione‘ della pena. pettare fuori i futuri giudizi». Il 77enne, sui cui grava una condanna in Cassazione a 14 anni, 9 mesi, 17 giorni (22 dicembre 2017) è tornato libero perché la sentenza non è da considerarsi definitiva.

g.sp.