MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Formidabili quegli anni. Indimenticabile Radio One. E la musica prese il volo

Grande festa a Firenze per celebrare l’emittente che ha segnato i ’70 e gli ’80. Alla reunion, organizzata dall’ex speaker e pilota Bellandi, tanti personaggi. .

Formidabili quegli anni. Indimenticabile Radio One. E la musica prese il volo

Formidabili quegli anni. Indimenticabile Radio One. E la musica prese il volo

Nell’ottobre 1975 nasceva a Firenze un mito della radiofonia italiana. Su iniziativa di Dennis Pieri, Riccardo Tacchini, Stefano Mannelli e Claudio Tilesi, faceva il suo esordio Radio One, la più famosa emittente radiofonica fiorentina, che avrebbe segnato gli anni ’70 e ’80, rimanendo nel cuore di tutti gli ascoltatori. "Nacque nel fermento delle radio libere" ricorda l’ex speaker Gianni Bellandi, e oggi, a un passo dal mezzo secolo di distanza da quel momento d’oro, i fiorentini potranno rivivere quel periodo attraverso ricordi, foto e testimonianze raccontate dalla diretta voce dei protagonisti. "In occasione della visita in Italia di Dennis Pieri, fondatore di Radio One che dal 1986 vive a San Diego, ho voluto fare una sorpresa a lui e a tutta la città organizzando una reunion, a ingresso libero dalle 19, al Caffè Letterario il Conventino – spiega Bellandi –. Fra i 22 presenti ci saranno Clive Griffiths, Marco Baldini, Filippo Bachman, Gianfranco Monti, Gianni Pierantozzi e forse anche Carlo Conti. Io condurrò la serata come ex speaker e come pilota sponsorizzato da Radio One nel Campionato del mondo sport prototipi".

Il segreto del successo stava nel suo modello: "Si rifaceva a Radio Luxembourg, che all’epoca si chiamava anch’essa Radio One ed era la più ascoltata in Europa. Demmo a Radio One un’impronta internazionale passando pochissima musica italiana, non più del 10%. I dischi arrivavano direttamente dall’America o dall’Inghilterra, e alla statura inconfondibilmente americana contribuirono i jingle originali arrivati dagli States. E poi c’erano le pubblicità, convogliate grazie all’agenzia che avevo appena aperto quand’ero ragazzo: fu una novità anche quella. Abbiamo avuto subito un enorme successo di ascoltatori, il nostro pubblico andava dai diciottenni ai quarantenni. Coprivamo il 90% della Toscana ma, per dare un’idea di quanto se ne parlasse in giro, tante radio di Milano, Roma e Torino possedevano delle musicassette su cui erano registrati i programmi che passavamo noi".

Radio One è successivamente passata di mano, per chiudere definitivamente nel 1995. Negli anni si sono alternati speaker famosi che poi hanno proseguito in Rai o VideoMusic, rimanendo sempre nel circuito radiofonico. "Ho pensato allora di riunirci per fare una sorpresa a Pieri ed evocare tutti insieme quel momento storico così significativo per radio e tv italiane. Ciascuno di noi ricorderà quali erano i nostri ruoli e compiti in radio, e Clive Griffiths regalerà a Pieri il suo libro ‘Videomusic. I nostri Anni ‘80’". "Per due anni, nel periodo natalizio – ricorda Bellandi - organizzai un gioco a premi che fece da apripista. Si chiamava ‘Fermami, ho un regalo per te’. Io giravo in auto insieme a due hostess, la radio trasmetteva la nostra posizione in diretta, bastava fermarci e rispondere a una domanda per vincere un dono messo in palio da oltre 100 negozi del centro di Firenze. La Toscana è stata tra le prime a sposare l’attività delle radio libere, che essendo fatte tutte da giovanissimi, portavano idee fresche nella musica, nel comportamento, nell’abbigliamento".

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro