Fontana, Giacometti e il genio di Cattelan

Da Palazzo Strozzi al Museo Novecento, pronte le grandi mostre d’arte contemporanea per il 2023. I luoghi delle esposizioni

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di Olga Mugnaini

Sta per partire un nuovo grande anno ad arte, con protagonisti internazionali e con nuovi importanti rapporti con istituzioni culturali di grande prestigio. Tutto nel segno della contemporaneità.

A cominciare da Palazzo Strozzi, dove fra pochi giorni (il 22 gennaio) sarà disallestita la mostra di Olafur Eliasson, e dove inizieranno subito i preparativi del prossimo evento.

A salire sul palcoscenico del palazzo rinascimentale sarà un pool di artisti di diversa provenienza e di diverso stile, accomunati però da ampi orizzonti e da precise scelte collezionistiche. Non a caso la mostra, che si aprirà il 4 marzo, si intitola "Reaching for the Stars" e porta il marchio di fabbrica della Collezione Sandretto Re Rebaudengo, che ha deciso di celebrare a Firenze i trent’anni di quella che è una delle più famose e prestigiose collezioni italiane d’arte contemporanea.

Nelle sale di Strozzi sarà presentata così una selezione di opere dei più importanti artisti contemporanei internazionali, tra cui Maurizio Cattelan, Sarah Lucas, Damien Hirst, Lara Favaretto, Cindy Sherman, William Kentridge, Berlinde De Bruyckere, Josh Kline, Lynette Yiadom-Boakye, Rudolf Stingel.

Promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, "Reaching for the Stars" esplora le principali ricerche artistiche degli ultimi quattro decenni attraverso una costellazione di opere che, oltre agli spazi dal Piano Nobile alla Strozzina, invaderanno anche il cortile con una speciale nuova installazione.

Tra pittura, scultura, installazione, fotografia, video e performance, il progetto esalterà il dialogo tra Palazzo Strozzi e l’arte contemporanea, proponendo ai visitatori un percorso alla scoperta delle grandi stelle dell’arte globale degli ultimi anni insieme a uno sguardo alle più giovani generazioni.

Altrettanti emozioni arriveranno dalla programmazione del Museo Novecento, che ancora una volta, come ormai ci ha abituato, porterà l’arte contemporanea anche fuori dai luoghi più convenzionali, per invadere anche gli spazi dell’Istituto degli Innocenti, l’ Abbazia di San Miniato al Monte, Palazzo Vecchio.

E’ in questi luoghi che dal 17 febbraio approderà "Light, Gaze, Presence", una mostra dell’artista iraniano Y.Z. Kami, classe 1956.

Il progetto, curato da Sergio Risaliti e Stefania Rispoli, è un viaggio nell’universo pittorico dell’artista iraniano, che dagli anni Ottanta vive e lavora a New York.

Poche settimane dopo, il 3 marzo, arriverà un’esposizione dedicato a due giganti del Novecento: Alberto Giacometti e Lucio Fontana, che con le loro opere racconteranno la "Ricerca dell’assoluto", con una serie di capolavori provenienti dall’Italia e dall’estero.​

La mostra Giacometti – Fontana, a cura di Chiara Gatti e Sergio Risaliti sarà ospitata a Palazzo Vecchio, in particolare nella Sala delle Udienze e nella Sala dei Gigli, dove oggi si conserva la celebre Giuditta di Donatello. Il progetto metterà a confronto per la prima volta due colonne portanti del XX secolo, così distanti nelle attitudini e nella vita, ma altrettanto vicine nella ricerca di una verità nell’arte.

In concomitanza al Museo Novecento saranno esposte sculture e disegni di Lucio Fontana col titolo "Lucio Fontana. L’origine du monde".

In autunno poi, sempre al Museo Novecento, spazio alla grande pittura contemporanea dell’artista inglese i Cecily Brown.

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