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Negozi e ristoranti, boom di fondi in vendita

Dalla fine del lockdown il numero è aumentato del 12%. In crescita anche gli annunci relativi agli affitti. Cala il valore degli immobili

Aumenta il numero dei negozi del centro storico in vendita o da affittare

Firenze, 31 luglio 2020 - In coda davanti alle agenzie immobiliari c’è di tutto. L’albergatore che da tre mesi ha le camere vuote, il negoziante che non ce la fa più a sostenere il canone di affitto o il ristoratore stremato dai costi che superano le entrate. Dalla fine del lockdown, da quando gli agenti immobiliari hanno ripreso la propria attività, i fondi commerciali in vendita sono aumentati del 12%, secondo i dati diffusi dal centro studi Fimaa, la Federazione italiana mediatori e agenti d’affari. Ma la corsa dei piccoli imprenditori è solo all’inizio perché, secondo gli addetti al settore, il momento più critico sarà al rientro dalle ferie.

Basta dare un occhio sui siti di annunci di vendita e cessione delle attività commerciali per rendersene conto. Dal ristorante tipico nella zona di San Lorenzo al negozi di antiquari in via Maggio alla bottega in San Frediano fino alla struttura ricettiva in zona Signoria o al caffè nei dintorni di piazza della Repubblica. "In tanti imprenditori - spiega Arrigo Brandini, presidente Fimaa Confcommercio Firenze - stanno cominciando a chiedere informazioni per poter vendere il proprio fondo o la propria attività. Qualcuno già ci ha lasciato le chiavi. Credo che i mesi peggiori saranno ottobre-novembre. Quello che di solito consiglio, a chi si rivolge ai nostri uffici, è di resistere, cercare di ridurre i costi e magari andare avanti un altro po’ chiedendo dei finanziamenti per evitare di alienare magari un negozio in un momento negativo per il mercato". Se il numero dei fondi commerciali in vendita sono aumentati del 12%, il valore degli immobili è sceso del 6%. Secondo gli ultimi dati diffusi da Nomisma, vendere e affittare un immobile commerciale in centro è sempre più dura.

«Per i prossimi mesi del 2020, il sentiment degli operatori fiorentini si rivela pessimistico - si legge sul rapporto Nomisma -, con previsioni di calo di prezzi e canoni". Le zone che soffrono di più sono quelle del centro, soprattutto quella del Duomo con la zona di Porta Rossa in testa, e della stazione di Santa Maria Novella. "Stanno soffrendo soprattutto quelle aree che sono più legate ai flussi turistici - riprende Brandini -, è dura andare avanti sapendo che, secondo le ultime stime, prima del 2023 sarà difficile tornare alla normalità". A soffrire non sono solo i piccoli negozi storici ma anche le grandi catene. Secondo lo studio, inoltre, il coronavirus ha colpito maggiormente le strutture ricettive, seguite da ristoranti, bar e negozi.  

Rossella Conte © RIPRODUZIONE RISERVATA