
La statua di Folon (New Press Photo)
Firenze, 23 giugno 2020 - L'artista belga Jean-Michel Folon aveva con Firenze un rapporto speciale: la città ospitò nell'estate 2005, al Forte Belvedere, proprio dove aveva esposto Henry Moore, una sua grande mostra curata da Marilena Pasquali. Poco dopo, in ottobre, morì, a 71 anni. Ma in qualche modo, oggi, l'illustratore, pittore e scultore belga torna in città.
Questa mattina gli è stato intitolato lo slargo che ospita la sua opera 'L'uomo della pioggia', tra lungarno Aldo Moro, via D'Andrè, via De Nicola e via Della Casaccia. Taglio del nastro con la vicesindaca e assessora alla toponomastica Cristina Giachi e il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi. ''Con l' Italia e in particolare con la Toscana Folon ha avuto un rapporto strettissimo - ha ricordato la vicesindaca - una specie di adorazione nel segno della bellezza e della cultura. A lui Firenze, tra Forte di Belvedere e Palazzo Vecchio, ha dedicato un'antologica importante centrata soprattutto sulle sculture''. ''Ma questo grande artista - ha aggiunto - è stato anche un uomo impegnato e schierato per la salvaguardia dell' ambiente e con Amnesty International per la difesa dei diritti umani. È stato anche un irriducibile pacifista, senza se e senza ma contro la guerra, tutte le guerre, in particolare quella più assurda in Iraq: indimenticabile la sua colomba, che invece di portare il tradizionale ramo d'olivo si trascina in bocca una selva di missili''.