Titti Giuliani Foti
Cronaca

Zeffirelli, la gioia e l’attesa per la fondazione: "Sono grato alla mia città"

Il Maestro in San Firenze: "Ecco cosa vi lascerò"

Zeffirelli (Foto archivio)

Firenze, 20 marzo 2015 - "Sono felice quando sono a Firenze e guardo sempre il cielo. In questo cielo mio c’ è anche la mia vita: ascolto l’aria, la respiro: perchè fa parte di me come tutto quello che mi circonda. E in un certo senso è lei, Firenze, che possiede me». Il Maestro Franco Zeffirelli, esce da quello che fu il Tribunale di Firenze avvolto nella sua sciarpa viola propiziatrice.

"La settimana prossima saranno convocati dagli avvocati del Comune di Firenze i nostri commercialisti per definire l’accordo. Sì, dico sinceramente che oggi sono soddisfatto", sospira il Maestro.

Quel che manca a questo punto è solo una firma che stabilisca che San Firenze sarà la sede della Fondazione Zeffirelli. Cioè il luogo dove verranno esposte le scenografie che il Maestro ha disegnato, il materiale usato per i suoi film, i migliaia di bozzetti, più di 140 mila libri, tra cui ‘Francesco’ (scritto nel 2014) tratto dal suo film ‘Fratello Sole Sorella Luna’. E i vestiti della Callas e le testimonianze delle più famose opere eseguite in tutto il mondo. Al piano terreno di San Firenze troveranno spazio la sala della musica, e il museo dedicato alle arti dello spettacolo con importanti pezzi della collezione privata del Maestro. Al primo piano suddivisi in circa una decina di ambienti, ci saranno una grande sala polifunzionale per incontri e proiezioni di film, la biblioteca e la scuola delle arti e dello spettacolo aperta agli studenti di tutto il mondo. Ieri il sopralluogo è servito a questo. E non è fantasia l’idea di uno scambio con Hollywood. L’imponente archivio Zeffirelli comprende documenti e testimonianze autografe, e le opere d’arte del regista. In questo nuovo luogo della creatività, esempio unico in Italia, si darà anche spazio anche alle realtà artigiane che stanno dietro allo spettacolo.

"La Fondazione Zeffirelli vuole essere anche un’istituzione con laboratori didattici e cicli espositivi", spiega. In collaborazione probabilmente col teatro della Pergola, si occuperà anche di formare generazioni di professionisti delle arti sceniche e cioè registi, fotografi, costumisti, sceneggiatori, produttori. Ovviamente anche attori e musicisti.

Manca poco così: assente giustificato all’incontro, il sindaco Nardella. Davanti al portone di San Firenze, addirittura due vigili di picchetto. Al suo posto la vice, Giachi in compagnia della senatrice Rosa Maria Di Giorgi. All’uscita il Maestro, ha voluto invece ribadire il concetto: "Sono grato a questa città. La mia Fondazione diventerà un’accademia per la musica di formazione, per il cinema e le arti, la curerò io. Deve diventare la casa della cultura universale". E per dicembre è già in cantiere la grande festa per l’inagurazione. "Sarà spettacolare, allegra. E sarà per la mia Firenze".