di Pietro Mecarozzi
Salvini chiama, Firenze risponde. E lo fa manifestando per le vie della città, tra musica, bandiere e striscioni. Ieri, infatti, mentre alla Fortezza Da Basso si teneva il congresso con i leader dell’ultradestra europea, organizzato da Identità e Democrazia sotto l’egida del vicepremier leghista, al Piazzale Michelangelo in uno dei tre presidi contro il summit si è innalzato il grido ’Europa, Europa’, con le note di ’Bella Ciao’ di sottofondo e in prima fila il sindaco Dario Nardella.
’Contro tutti i razzismi, contro ogni violenza, contro ogni regime, contro tutti i fascismi’, cita uno dei cartelli esposti, mentre i manifestanti distendono una lunga lingua blu, portata da Ventotene, costellata dalle dodici stelle dorate disposte in cerchio, simbolo dell’Unione europea. Gli altri tre eventi promossi dalla Rete Democratica Fiorentina, e confluiti al Piazzale Michelangelo, si sono tenuti sempre in mattinata e senza disordini in piazza Dalmazia (sotto la targa che ricorda l’omicidio di Samb Modou e Diop Mor), sul ponte Vespucci (dove è stato ucciso Idy Diene) e in via Taddea (sotto la targa che ricorda l’omicidio del sindacalista comunista Spartaco Lavagnini). "Sono qui ad una manifestazione bella, pacifica – ha detto Nardella –, Firenze non ha niente a che vedere con i valori dei partiti dell’ultradestra che si sono riuniti oggi. Firenze è capitale della cultura europea, è una città inclusiva e aperta. I nostri valori sono qui".
Dagli stessi valori erano mossi anche i centinaia di manifestanti (di ogni età) che nel pomeriggio hanno invece partecipato al corteo, nato sotto l’ala della sigla Firenze Antifascista, partito alle 15 da Porta a Prato e arrivato in piazza Indipendenza, passando da via Il Prato, piazza Stazione, viale Strozzi – l’orario anomalo, in quanto il summit sovranista è terminato alle 13, è stato scelto, ci spiegano, per evitare ogni tipo di scontro una volta arrivati in Fortezza.
Due bambini accanto ai genitori sorreggono uno striscione con su scritto: "Fascisti carogne tornate nelle fogne". ’Gaza è un genocidio’, cita un altro, mentre bandiere palestinesi e bandiere rosse con falce e martello sventolano sopra le teste dei partecipanti.
Musica e incitamenti vengono sparati dalle casse del camion che guida il corteo: nessuno scontro e minimi i momenti di tensione. Tanti, però i disagi alla viabilità frutto anche del mix dei tanti eventi in città. Il corteo è passato anche davanti alla sede di Fratelli d’Italia in via Il Prato, dove qualcuno ha tirato dei palloncini con della vernice verde lavabile. Infine, al passaggio davanti alla Fortezza da Basso i manifestanti hanno esposto un grande striscione di colore rosso con scritto ‘Salvini Le Pen, Firenze vi schifa’.