CARLO CASINI
Cronaca

Firenze, i giardini di viale Nenni chiuderanno la sera: ritrovo notturno di balordi

Qui la notte del 10 ottobre un litigio finì a colpi di machete. Dormentoni (presidente Q4): «Ascoltate le segnalazioni dei residenti». Bisconti (Lega): «Accolta la nostra richiesta»

Il parco è oggetto di continui bivacchi

Il parco è oggetto di continui bivacchi

Firenze, 23 novembre 2023 – I giardini tra viale Nenni e via Andrea da Pontedera, nel rione fiorentino di Legnaia verranno chiusi la sera. A partire dal prossimo venerdì primo dicembre i cancelli rimarranno aperti dalle 8 alle 18 nel periodo invernale (dal primo ottobre al 31 marzo), mentre nel periodo estivo (dal primo aprile al 30 settembre) chiuderanno alle 20. Lo si apprende da un cartello appeso nell’area verde dal Quartiere 4. Il provvedimento arriva dopo l’episodio clou della rissa tra stranieri avvenuta la sera del 10 ottobre che finì a colpi di machete. Ma fu solo l’ennesimo evento nefasto: reiterate sono lamentele per il degrado nel parco, che è diventato ritrovo di senzatetto, etilisti e tossicodipendenti, ma anche delinquenti che dai giardini fanno scorribande nella zona intorno al giardino. Così il vicinato da tempo denuncia consumo e spaccio di sostanze stupefacenti, personaggi alterati che fanno bisogni nel giardino, litigano e importunano i residenti, individui che si infilano indebitamente nei cortili dei palazzi prospicienti a bivaccare, ladri che spaccano i finestrini delle auto. «Abbiamo ascoltato le segnalazioni e giuste richieste di molti cittadini residenti e abbiamo predisposto la chiusura notturna», fa sapere il presidente di Quartiere 4 Mirko Dormentoni. Il provvedimento era anche oggetto di una mozione depositata dal capogruppo della Lega in Quartiere 4 Davide Bisconti, calendarizzata in Commissione Servizi al territorio per il 5 dicembre. «Ci fa piacere che la nostra proposta sia stata accolta prima ancora di essere discussa, è segno di un impegno del quartiere a lavorare per la sicurezza – commenta Bisconti – Ora speriamo che vengano anche accolte le altre richieste della mozione: collaborare con le autorità di polizia locale e le associazioni di volontariato al fine di intervenire prontamente e prevenire ogni forma di degrado; attivarsi con gli uffici competenti per il reperimento di possibili finanziamenti per l’installazione di ulteriori telecamere; promuovere ulteriormente come luoghi di socializzazione le biblioteche, i centri culturali e le ludoteche». In particolare il giardino era sovente sotto scacco di un senzatetto con disagi psichici. L’uomo, uno straniero di mezza età, spesso passa notte e giorno all’addiaccio sulle panchine. Per la maggior parte del tempo se ne sta tranquillo, in disparte, di frequente bevendo alcolici. Poi qualcosa scatta in lui, improvvisamente manifesta pericolosi deliri: comincia a inveire, minacciare, lanciare cose. Probabilmente non è conscio di quello che sta facendo, ma spinto da una turba psichica che gli fa percepire situazioni inesistenti. In quei momenti, in italiano stentato e senza un filo logico nei discorsi, grida di essere braccato dalla Mafia: si immagina che ci sia un complotto contro di lui, che persino coloro che lo vogliono aiutare siano al soldo di una cosca. Così rifiuta ogni aiuto: delle forze dell’ordine, del Comune, di alcune persone del quartiere che hanno provato a entrarci in relazione.

Carlo Casini