GIOVANNI SPANO
Cronaca

Arrestati i tre pendolari degli assalti ai bancomat

Prima i sopralluoghi nella nostra provincia per individuare i luoghi dei colpi. Poi le esplosioni con una microcarica inserita nella fenditura dei contanti

Un assalto al bancomat per ripulire la cassaforte con i contanti

Firenze, 30 novembre 2021 - Facevano i sopralluoghi ai bancomat della provincia e alle possibili, migliori vie di fuga. Quando individuavano quelli giusti, li assaltavano facendoli saltare in aria con la ’ marmotta ’: un oggetto metallico con miccia e polvere da sparo), una microcarica inserita nella fenditura per il prelievo del contante. Tempo di esplosione: 20 secondi. Durata media dell’azione: tre minuti scarsi. Fuga: su una macchina rubata. Il modus operandi era sempre quello: collaudato, efficace, sbrigativo. Ma il 7 novembre tre ’trasfertisti’ fallirono l’azione a Cerbaia (San Casciano) non riuscirono a prendere il denaro dalla cassaforte. Fuga immediata su un’Alfa Romeo Giuletta rubata. Ma i carabinieri del comando provinciale erano già sulle tracce della banda e riuscirono a localizzarli con l’ausilio della Stradale di Arezzo, sull’A1. Addosso i ’ferri del mestiere’ per aprire lo sportello, parte di una miccia, passamontagna e diverse banconote macchiate dall’inchiostro antirapina. Scattò il fermo di polizia. Poi erano tornati in Puglia.

Nel frattempo le indagini dei carabinieri di Firenze con il supporto dei colleghi di Foggia e Cerignola, sono proseguite. E domenica ai tre indiziati è stata notificata un’ordinanza di custodia firmata dal giudice Piergiorgio Ponticelli su richiesta del sostituto procuratore Carrmine Pirozzoli. Si tratta di Alessandro Russo, di Foggia, 37 anni, di suo nipote Roberto Russo, 22 anni, incensurato, e di Giandomenico Palmierim, originario di Cerignola, 36 anni. Devono rispondere di furto e tentato furto aggravato ai danni di istituti bancari/postali, detenzione e porto in luogo pubblico di ordigni esplosivi e furto aggravato di auto. I carabinieri e la procura ritengono che i tre siano stati anche gli autori di un’altra serie di colpi nella zona: uno sportello bancomat del Mps di via Pistoiese salvato in aria la notte del 27 ottobre. In quella circostanza – come emerso dalle telecamere di videosorveglianza – due uomini travisati con passamontagna, impiegarono un involucro di metallo a forma di T contente esplosivo: la cosiddetta marmotta , appunto. Notevoli i danni al bancomat. E presero il volo diverse decine di migliaia di euro. Le telecamere, la lettura delle targhe dei veicoli, verifiche sulle persone alloggiate in alberghi e B&B della zona hanno accertato che i tre erano arrivati a Firenze con un’auto pulita , a noleggio, alloggiando in un B&B. Il furto della macchina per il colpo avveniva poco prima. Per eludere le ricerche, cellulari spenti per l’intera durata dell’azione. Fuga su strade secondarie. L’auto rubata veniva abbandonata prima del ritorno in Puglia. In questo caso, a Signa. Dentro, una banconota da 20 euro con tracce di inchiostro antirapina usato nei dispositivi bancomat. In corso accertamenti su episodi analoghi.