Firenze, comitati in piazza contro il piano operativo: "Non si pensa ai cittadini"

Italia Nostra e tanti gruppi di fiorentini si sono riuniti in piazza San Firenze per manifestare il loro dissenso al Poc

L'incontro in piazza San Firenze

L'incontro in piazza San Firenze

Firenze, 17 aprile 2023 – Si sono riuniti in piazza San Firenze i comitati di Firenze, per dire no al nuovo Piano Operativo Comunale. Sono arrivati da tutta la città, insieme a Italia Nostra, per urlare il loro dissenso. I primi gruppi ad aver aderito a questa protesta sono stati Comitato Area Verde San Lorenzo a Greve, Comitato No Tunnel Tav, Comitato Palomar, Comitato Vitabilità Campo Marte, Comitato per la Tutela degli Alberi Sesto Fiorentino, Coordinamento 20 Gennaio, Manoiquandosidorme, Presidio No Inceneritori No Aeroporto, Salva Podere Mattonaia, Salvare San Salvi, San Salvi chi può e AlterPiana Firenze-Prato-Pistoia.

“I punti che contestiamo sono principalmente due – spiega Laura Manganaro di Italia Nostra -. Il fatto che è stata sbandierata una grande partecipazione dei cittadini alle decisioni sulla nuova città, dalla tramvia all’aeroporto. La verità è che questa partecipazione non c’è stata affatto, sono stati presentati degli spot senza mai parlare di progetti o ascoltare davvero le voci di dissenso dei residenti delle varie zone. E poi il fatto che nessuna scelta sembra davvero presa per la città, ma solo per una logica di uso degli spazi. Una logica di sfruttamento e di vendita, che una volta finito il centro città si sta spostando all’esterno. Basti guardare cosa succede a Campo di Marte, che nasce come area verde e rischia di diventare solo il contorno di una zona di cemento. Stessa cosa per il trasporto pubblico, pensato senza consultare i cittadini”.

“Questa è solo la prima di una serie di iniziative che siamo pronti a mettere in piazza – aggiunge Francesca Marrazza, fondatrice del comitato Vitabilità Campo di Marte -. Credo che ogni comitato rappresenti un corto circuito della politica, e a giudicare di quanti ce ne sono, sono stati fatti una serie di errori. Il nostro compito adesso è quello di difendere la città dagli inciampi dell’amministrazione. Vogliamo riunirci come cittadini, non come politici, per mettere luce su tutti i problemi dei vari quartieri che affliggono quotidianamente le vite dei cittadini. Chiediamo risposte alle tante domande che poniamo, e vogliamo che qualcuno ci ascolti davvero, pensando al bene della città".

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