Filiera Gucci, un patto per welfare e diritti

Plauso per il contratto integrativo del quale beneficeranno circa 1.500 dipendenti. "Ora più attenzioni anche per i subfornitori"

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"L’accordo sindacale sulla filiera Gucci apre un capitolo nuovo per i prossimi anni" dice Andrea Calistri, referente toscano di Assopellettieri, l’associazione di categoria specifica di Confindustria. La notizia dell’intesa ha fatto il giro della filiera di settore, perché rappresenta uno spartiacque ma anche un punto di partenza sul quale lavorare.

"La scelta di potenziare i diritti e il welfare del lavoro – ha detto ancora Calistri – è nata al tavolo del rinnovo sul contratto nazionale di lavoro. Gucci tiene fede a un impegno preso anche a seguito delle istanze di Assopellettieri, mettendo mano ai diritti contrattuali della filiera. Questo riconoscimento ufficiale a nostro avviso deve anche essere il preludio a un ragionamento sulle tariffe del lavoro.

"Un capitolo aperto per i prossimi anni sui quali dovremo riflettere" ha quindi aggiunto alla fine della sua riflessione.

Su questo versante, ancora più diretto è stato il responsabile di Cna Scandicci, Simone Balducci.

"Non si può non essere soddisfatti di fronte a questa notizia – queste le sue parole – perché i lavoratori che vedono aumentare diritti e welfare sicuramente potranno avere una qualità della vita migliore. Ma la stessa logica, la stessa attenzione ce la aspettiamo anche per la subfornitura. Ci aspetta che questa sia l’atteggiamento da avere anche sul resto delle filiera produttiva in maniera che anche i lavoratori delle aziende contoterziste possano avere più diritti e più welfare. Il tema è che chi vende servizi di manodopera spesso non ha la possibilità di ribaltare costi come aumento dell’energia o la manodopera sui prezzi. Quindi un ragionamento sulle tariffe è in prospettiva fondamentale se non necessario".

Etica sì ma dall’inizio alla fine della filiera. Perché sono molte le griffe che cercano nuovi distretti produttivi sul territorio nazionale ma incappano in situazioni di illegalità che danneggiano evidentemente qualità ed eticità della produzione, oltre a perdere rispetto appunto per la qualità del lavoro.

L’intesa interaziendale è stata sottoscritta tra le pelletterie Garpe (Piancastagnaio), Gpa (Figline), GT (Scandicci) e i sindacati Femca Cisl e Filctem Cgil e le rispettive RSU.

L’integrativo riguarda circa 1500 lavoratori impiegati in Toscana. Il contratto, che avrà validità fino al 2025, ha diverse novità.

Vediamole: intanto è previsto l’arrivo della 14^ mensilità; c’è anche un significativo incremento del premio di risultato, che vede al centro la formazione e qualificazione delle persone e che rappresenta un crescente investimento sull’eccellenza del saper fare quale fattore competitivo distintivo. Per quanto riguarda il welfare aziendale, sono stati messi a disposizione 1.350 euro per l’acquisto di beni e servizi per i dipendenti e i loro familiari.

I lavoratori hanno anche ferie solidali e ulteriori congedi e permessi a favore della parità di genere, di dipendenti in particolari situazioni oltre a specifiche tutele per le vittime di violenza di genere.

Fabrizio Morviducci

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