
di Manuela Plastina
La poesia diventa medicina per l’anima col ‘vaccino virtuale poetico’ Vivap che è entrato tra le corsie dell’ospedale di Ponte a Niccheri. Un lotto di 250 fiale è stato donato a medici, infermieri e operatori, consegnato nelle mani del direttore della struttura Andrea Bassetti: all’interno di ogni fialetta ci sono testi di poesia famosi che ricordano la forza dell’essere umano, il suo coraggio e il desiderio di rinascita dopo una crisi. Un simbolo e un dono che rendono omaggio all’impegno che in questi difficili mesi tutto il personale ospedaliero e sanitario ha profuso in prima linea nella lotta contro il Covid e in tutti i reparti per la cura del paziente.
L’idea è di Silvia Pecorini, responsabile dell’accoglienza per i presidi di Ponte a Niccheri e del Serristori di Figline, realizzata col contributo della scrittrice Daniela Monreale che ha curato la grafica e Franco Zabagli del Gabinetto Vieusseux che ha suggerito i testi poetici. "In questo modo ricordiamo l’importanza della vaccinazione - sottolinea Pecorini -, ma anche che il cuore e la parola ci aiutano nei momenti più critici, “vaccinandoci“ contro il dolore e la fatica e producendo in noi gli anticorpi della speranza e del coraggio".