EMANUELE BALDI
Cronaca

Exit poll, Sara è avanti. Eike staccato di 10 punti. Saccardi non sfonda . Ballottaggio quasi sicuro

Le rilevazioni attestano un buon vantaggio della candidata del centrosinistra. Ma al secondo turno l’incertezza resta massima. Del Re e Renzi aghi della bilancia.

Sara Funaro sopra la soglia psicologica del 40% di alcune lunghezze (44% secondo Opinio Italia, 42,5% per Swg) e Eike Schmidt del centrodestra che non sfonda ma, beneficiando della frammentazione dei voti a sinistra, insegue la candidata dem a circa dieci punti di distanza (sarebbe al 32% secondo Opinio, al 34,5% per Swg). Tanti, è vero, ma molti meno rispetto al passato (nel 2019 il sindaco Dario Nardella staccò il rivale Ubaldo Bocci di 33 punti, finì 57 a 24).

Gli exit poll e gli istant poll diffusi ieri sera, un attimo dopo la chiusura dei seggi alle 23 – con una forbice di errore del 2% – si discostano abbastanza dai sondaggi delle ultime settimane che vedevano uno scarto tra i due principali competitor per la poltrona di Palazzo Vecchio più ridotto ma delineano comunque un quadro che resta piuttosto incerto sul nome del futuro inquilino della Sala Clemente VII di Palazzo Vecchio.

Stefania Saccardi, lanciata da Matteo Renzi con Italia Viva – il terzo incomodo, che se i risultati delle rilevazioni si rivelassero vicini ai dati reali, si conferemerebbe per il Pd non così rilevante a un probabile secondo turno – si attesterebbe a un deludente 7% quando tutti gli ’addetti ai lavori’ la collocavano in doppia cifra. Doppia cifra però che Swg ancora gli darebbe la possibilità di agguantare (8,5%-12,5%, la forbice).

I condizionali restano d’obbligo ma in attesa dei dati reali di oggi – lo scrutinio inizierà solo nel primo pomeriggio – si può annotare un leggero sospiro di sollievo in casa dem e una certa amarezza nel centrodestra che non vedrebbe il suo candidato avanzare abbastanza da insidiare Funaro.

"Ci vuole prudenza ma rispetto ai sondaggi, i dati degli exit sono migliori, molto positivi e c’è soddisfazione. Dobbiamo metterci a raccogliere voto per voto ma la sfida è sempre stata tra noi e il candidato del centrodestra". A sorpresa Cecilia Del Re potrebbe centrare un superlusinghiero 7%. Ancora incertezza sul risultato delle altre forze in campo alle comunali. Molto infatti dovrebbero dire, in vista del secondo turno (si voterebbe il 23 e 24 giugno), i risultati raggiunti dalla sinistra critica di Dimitri Palagi e dal pentastellato Lorenzo Masi. Difficile che le altre liste civiche possano incidere al secondo turno.

Da registrare una partecipazione in città superiore alla media nazionale con circa il 67% degli aventi diritto che si sono recati ai seggi. Una giornata "sospesa", per i candidati, fra pomeriggi in famiglia e qualche capatina ai seggi. Con molti simpatizzanti impegnati a fare i rappresentati di lista, le sedi dei comitati si sono in gran parte svuotate e gli aspiranti primi cittadini di Firenze, che avevano alle spalle giornate fittissime di dibattiti, confronti, incontri, volantinaggi e gazebo, ne hanno approfittato per una pausa.