Ex Gkn, la Rsu in allerta Qf: "Voltiamo pagina"

I timori per la visita di un delegato spagnolo. La replica: "Solo materiali da rimuovere"

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di Barbara Berti

La Rsu ex Gkn chiede un incontro urgente in Regione e denuncia situazioni "inquietanti in azienda". L’altro ieri alla Qf spa è arrivato "un esponente spagnolo di Gkn per organizzare evidentemente la delocalizzazione" sostiene la Rsu in una nota. E aggiunge: "Grave che questo sia avvenuto in contemporanea con un incontro con Francesco Borgomeo (il proprietario, ndr) che, a differenza di quanto annunciato, non ha portato nessuna novità sostanziale sul piano industriale. Un incontro che si è prefigurato quasi come un diversivo". Secondo la Rsu, inoltre, "ancora più grave è stata la presenza di una pattuglia delle forze dell’ordine di fronte ai cancelli dello stabilimento". Qf spa spiega che, prima del suo arrivo, Gkn ha venduto alcuni materiali a una società e che questi si trovano sempre in fabbrica.

"Non è stato possibile rimuovere tali materiali e in particolare il materiale di Stellantis che rischia di far determinare ingenti costi economici e azioni legali alla Qf, per l’impossibilità di far uscire questi materiali. Si era finalmente arrivati a una visita per determinare la dimensione dell’operazione di rimozione, e la ditta proprietaria dei materiali è venuta a fare un sopralluogo", fa sapere Qf, specificando che "a tale sopralluogo ha portato, a nostra insaputa, un responsabile della logistica Gkn per individuare i codici prodotto". La proprietà spiega che lo stesso Borgomeo "si è accertato dell’episodio e ha fatto rientrare solo la persona della ditta incaricata".

Qf spa, ricorda che vuole andare avanti "e chiede a tutti di non inquinare il progetto ed avvelenare il clima, perché quello che stiamo costruendo ha un valore straordinario, e non può essere messo a rischio da un passato che non ci appartiene e dal quale vogliamo e dobbiamo voltare definitivamente pagina".

Le Rsu denunciano, poi, un legame tra Qf e la Gkn tramite lo studio legale Lablav e "groviglio di voci" relative a possibili incontri tra la proprietà e il Ministero e tra proprietà ed enti locali. E, quindi,"nell’interesse di tutto il territorio che continua a sostenerci, chiediamo alla Regione Toscana di intervenire, convocando un incontro urgente".

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