TERESA SCARCELLA
Cronaca

Ex Astor, la nuova vita si avvicina. A giugno il passaggio di proprietà. In scadenza il saldo dell’offerta

La struttura, che versa in condizioni disastrose, venduta all’asta a febbraio: base minima un milione e mezzo. Poco meno di un mese per il pagamento, poi l’aggiudicazione verrà ultimata con tanto di atto notarile.

L’ex Astor, in via Boccherini, venduto all’asta il 6 febbraio scorso

L’ex Astor, in via Boccherini, venduto all’asta il 6 febbraio scorso

di Teresa ScarcellaFIRENZEIl martelletto virtuale è stato battuto a febbraio scorso, ma manca ancora poco meno di un mese prima che le chiavi dell’ex Astor vengano consegnate in mano al nuovo proprietario. La vendita giudiziaria, infatti, ha dei tempi tecnici da seguire: dal momento dell’aggiudicazione dell’asta - avvenuta in poche ore il 6 febbraio scorso in modalità telematica - passano 120 giorni prima della firma dell’atto notarile che mette il sigillo alla vendita, tutto ovviamente legato al saldo dell’offerta, che non si allontana di molto dal valore iniziale. L’immobile che si affaccia sia su via Maragliano che su via Boccherini, teatro della tragica scomparsa della piccola Kata, vale 2 milioni di euro: 1,5 milioni e spiccioli, invece, era la base minima per partecipare all’asta. L’offerta presentata dalla società aggiudicataria si aggirerebbe intorno a questa cifra. L’acquirente ha poi 120 giorni di tempo per versare la cifra totale, altrimenti il giudice dell’esecuzione - in questo caso è Patrizia Pompei - è tenuta a far decadere il tutto per poi fissare una nuova asta. Poco meno di un mese, dicevamo, per conoscere la nuova vita dell’ex Astor. Che tra l’altro coinciderà con il secondo anniversario della scomparsa, ancora oggi avvolta nel mistero, di Kataleya Mia Alvarez Chicllo, per tutti affettuosamente Kata, nata il 16 aprile del 2018 in Perù, e che oggi avrebbe avuto sette anni.

In attesa di scoprire il suo futuro, l’immobile resta drammaticamente legato al suo passato non troppo lontano, caratterizzato dal pignoramento prima, e dall’occupazione abusiva poi, scattata dopo la pandemia e culminata quel 10 giugno 2023, quando di Kata si sono perse completamente le tracce.

Di certo, al momento, c’è il presente della struttura, che porta gli evidenti segni delle disperate ricerche, cui hanno collaborato anche i gruppi speciali dei carabinieri, i ’cacciatori’ specializzati nei sequestri di persone, chiamati a rivoltarla come un calzino nel tentativo di cercare qualsiasi indizio o escludere la presenza della bimba in ogni anfratto.

Oggi l’immobile, sviluppato su tre piani e con 57 camere, è tutto da rifare. "Con pareti, controsoffitti e impianti quasi interamente demoliti e/o pericolanti - si legge nella perizia allegata alla procedura d’incanto - con cumuli di macerie, composte anche da ’rifiuti speciali’". Una ristrutturazione totale sarà la prima incombenza della nuova proprietà, per rendere l’ex albergo di nuovo agibile.