Crediti fasulli per 58 milioni di euro, decine di partite Iva nei guai

Inattive, senza dipendenti e intestate a prestanome: 32 in provincia di Firenze, le altre in Lazio, Sicilia, Lombardia e Piemonte

Firenze, 17 giugno 2022 - Società inattive, senza dipendenti e probabilmente intestate a prestanome: sono 85 le partite Iva per le quali è stata chiesta la chiusura (nove sono già state cessate d'ufficio) e 12 i denunciati per indebita compensazione di crediti inesistenti nell'ambito dell'operazione condotta dalla Guardia di finanza di Firenze insieme al settore "Contrasto illeciti" dell’Agenzia delle Entrate.

Nel mirino le società che, nonostante fossero apparentemente inattive, hanno comunque dichiarato al Fisco di possedere crediti Iva e crediti per attività svolte nel campo della ricerca e dello sviluppo, solo in minima parte già utilizzati in compensazione. In tutto sono 58 i milioni di euro di crediti ritenuti fittizi e individuati, solo in parte giù utilizzati.

Il sistema nel mirino della Finanza e dell'Entrate riguarda l’utilizzo distorto della dichiarazione integrativa, grazie al quale sono state rettificate le dichiarazioni fiscali degli anni 2017 e 2018, annualità precedenti all’introduzione dell’obbligo della fatturazione elettronica, esponendo maggiori crediti Iva o per attività di ricerca e sviluppo (incentivo, quest’ultimo, introdotto nel 2013 per supportare lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese) rispetto a quelli inizialmente dichiarati.

I crediti ritenuti fittizi sono stati disconosciuti e bloccati.

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