Esorcismi, guerra a Satana a Firenze. "Bussano alla mia porta decine di volte al giorno"

Da Gavinana a Campo di Marte: ecco la mappa degli esorcismi

Ernest Simoni con il nipote Tonin

Ernest Simoni con il nipote Tonin

Firenze, 6 maggio 2018 - Chiamano e scrivono a tutte le ore. Arrivano con lo sguardo vuoto, perso. Sono nervosi, alcuni pensano di essere posseduti ma non lo sono. Altri lo sarebbero ma rifiutano di credere di esserlo. Charles Baudelaire diceva che il peggior inganno del diavolo consiste nel persuaderci di non esistere. Ma Ernest Simoni, il prete di origine albanese che commosse Papa Francesco nel suo viaggio a Tirana, sa come riconoscerlo. Oggi è uno dei pochi cardinali a praticare esorcismi. Lo fa a Firenze, dove ora vive assistito dal nipote Tonin, titolare di un caffè in città.

«Non ci credevo, finché non vidi con i miei occhi, avevo 8 anni – racconta Tonin – Davanti a me c’era una donna con abito da sposa. Sputava, sgomitava. I quattro uomini che erano con lei non riuscivano a tenerla. Lo zio ha aperto il suo libro di preghiere: la donna a poco a poco si è calmata». Da quel giorno Tonin segue padre Ernest accompagnandolo in giro per la città. «Sono tante le persone che chiedono aiuto, ci arrivano dalle 10 alle 30 richieste al giorno, da tutto il mondo».

Di certo, non sempre è Satana a suonare alla porta di padre Ernest: a volte sono la solitudine, la disperazione, la pazzia. Sono pochissime le persone che arrivano davvero al rito. Per esempio, solo alcuni mesi fa padre Ernest e Tonin sono stati invitati da una anziana che vive nel quartiere di Gavinana con la figlia quarantenne. Quando il cardinale tirò fuori il suo libro di preghiere la figlia cominciò a urlare e a dire «Satana è lì, in quella stanza. Mi tormenta, glielo ho detto alla mamma ma lei vuole riempirmi di medicine». «Sputava, si muoveva, chiamò mio zio per nome – racconta Tonin – sapeva tutto di lui».

Da Campo di Marte, invece, la richiesta di intervento è arrivata da un uomo sulla cinquantina, un signore che aveva perso piano piano tutto. Il lavoro, perché credeva che tutti ce l’avessero con lui; la moglie, perché convinto di essere tradito, e i figli perchè pensava lo disprezzassero. Ma le telefonate sono arrivate anche da Sesto Fiorentino e da San Donato in collina, una frazione di Bagno a Ripoli.

«Dalla zona di San Donato i casi di persone possedute sono tanti. Una volta durante la messa una donna si è messa a sputare, urlava contro lo zio frasi tipo ‘Stai zitto’. Un’altra volta ancora una signora con la voce da uomo lo voleva picchiare. Io mi alzai per difenderlo. Lui mi fermò e disse: ‘Non ti preoccupare, non può toccarmi’. E liberò la donna». L’ultimo caso risale a pochi giorni fa a San Piero a Quarracchi. «Durante un corso per cresimandi all’improvviso una signora si è alzata di scatto ed è scappata. Sembrava fulminata». Dicono che il diavolo abbia paura dell’amore. La certezza è che il mistero resta.

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