REDAZIONE FIRENZE

Entra ubriaco in sacrestia Danni al tabernacolo delle ostie Poi mette la veste del parroco Denunciato un 43enne

Raid sacrilego nel tardo pomeriggio a San Giuseppino, in via Santa Caterina d’Alessandria. Chiesa deserta, non c’erano visitatori, né fedeli a messa. Intervento delle Volanti della Polizia.

Entra ubriaco in sacrestia Danni al tabernacolo delle ostie Poi mette la veste del parroco Denunciato un 43enne

La bottiglia di vino rosso che rappresenta il sangue di Cristo, svuotata per metà; danneggiato il Tabernacolo, cuore della Chiesa, richiama la presenza di Dio, custodisce la pisside contenente le ostie consacrate. L’abito talare del parroco indossato come in una sorta di contro celebrazione della messa. Lo ’show’ di un marocchino di 43 anni entra nella sacrestia della chiesa di san Giuseppino in via Santa Caterina di Alessandria, è stato completo. Intorno alle 19 il parroco don Felice Vinci, 82 anni, ha sentito rumori provenire dalla sacrestia, in quel momento chiusa al pubblico, ai fedeli, e ha chiamato il 112. E’ arrivato un equipaggio delle Volanti a controllare e a porre fine alla esibizione del nordafricano, che è apparso già alticcio. Gli agenti hanno accertato che il sistema di allarme era stato divelto, forzato il tabernacolo delle ostie per la Messa. Scendendo nella sacrestia i poliziotti hanno trovato su un tavolino una bottiglia di vino aperta, vuota per metà, infine in un’altra stanzina della canonica, seminascosto, un po’ per i fumi dell’alcol, un po’ perché aveva sentito arrivare qualcuno, il marocchino con indosso la veste talare bianca del religioso. Insomma: un insieme di circostanze decisamente insolite e francamente non molto rispettose di un culto diverso dal suo.

Riordinate le cose al loro posto, l’uomo è stato accompagnato in questura per essere identificato e dove ha trascorso la nottata a smaltire la sbornia. Esauriti gli accertamenti, per lui è arrivata un’inevitabile denuncia per il danneggiamento del tabernacolo e una multa per lo stato di ubriachezza. Verificate anche le condotte in relazione a possibili offese al sentimento religioso e a reati contro le confessioni religiose, ai beni che ad essa appartengono, tipo vilipendio di cose oggetto di culto o destinate all’esercizio dello stesso.

g.sp.