GIOVANNI BALLERINI
Cronaca

Elvis (Intimo sexy) sbarca a teatro: "Una ventata rock per ripartire"

I Baustelle l’8 aprile al Verdi. Il gruppo: "L’occasione per vestire le canzoni di ieri e di oggi con abiti nuovi"

Elvis (Intimo sexy) sbarca a teatro: "Una ventata rock per ripartire"

"Stiamo bene, è un periodo positivo e, soprattutto, si ricomincia a suonare: iniziare una nuova avventura live è sempre stimolante". Non più solo l’elegante e iconico storytelling mosso dal pop elettronico di Francesco Bianconi, Claudio Brasini e Rachele Bastreghi. I Baustelle hanno deciso di risfoderare le chitarre perché si sono convinti di voler far risuonare lo spirito rock di Elvis Presley nella calda atmosfera dei teatri. Per questo hanno creato il tour "Intimo Sexy! Elvis a teatro 2024" che l’8 aprile (ore 20,45) fa tappa al Teatro Verdi di Firenze. Un’ottima occasione per ascoltare i cavalli di battaglia della band di Montepulciano, soprattutto quelli del nono lavoro in studio "Elvis". "Portare ’Elvis’ a teatro è qualcosa di davvero speciale per noi: sarà l’occasione per rinnovarsi di nuovo, vestire le canzoni di ieri e di oggi con abiti nuovi. Sarà un’altalena di emozioni, tra l’elettrico e il confidenziale, tra il night club e il confessionale" dice la band.

Bianconi, che show avete preparato?

"Abbiamo scelto i teatri perché Elvis ha molte facce: da un lato ha un’anima rock, spavalda e questo aspetto richiamava a gran voce la dimensione dei club, il luogo rock per eccellenza. Dall’altro, però, il disco è anche profondamente morbido, seducente, vellutato. Essendo così ambivalente, grazie a questo lato meno diretto abbiamo creato ’Intimo sexy’, che ne sottolinea l’attitudine in una dimensione di attrazione tra chi performa e chi ascolta".

Che scaletta avete studiato per Firenze?

"Ci saranno canzoni suonate poco o mai dal vivo, presentate in cornici speciali. Sarà come esibirsi davanti a degli amici, persone di famiglia: siamo sicuri, faranno innamorare il nostro pubblico come la prima volta".

Felici di aver riscoperto il rock?

"L’album e il tour sono figli della necessità di uscire dalle nostre stanze ricercando forme musicali più comunitarie, più condivise dopo un periodo di sospensione. La musica rock ci riporta proprio a questa idea: un ritmo da ballare, con cui divertirsi insieme, verso in una direzione più selvaggia, urgente, liberatoria. Quando questo si unisce ad un linguaggio nudo e sincero, tutto diventa molto personale e senza filtri".

Elvis è insomma quasi una rifondazione?

"Tocca territori da noi mai esplorati entrando in una matrice americana fatta di strutture blues, soul, rock and roll, boogie. Impastate con l’italiano ovviamente".