Cadaveri in valigia, chiesto l’ergastolo per Elona Kalesha

Omicidio dei coniugi Teuta e Shpetim Pasho, ecco le conclusioni dei pm. Disordine in aula quando la pubblica accusa ha ipotizzato i possibili moventi del delitto

Elona Kalesha (nel tondo) e i carabinieri fuori dall'abitazione in cui è stata arrestata

Elona Kalesha (nel tondo) e i carabinieri fuori dall'abitazione in cui è stata arrestata

Firenze, 30 marzo 2023 – Ergastolo per l'omicidio dei coniugi albanesi Teuta e Shpetim Pasho, e per il vilipendio e l'occultamento dei loro cadaveri, ritrovati in quattro valigie abbandonate in un campo vicino al carcere di Sollicciano. Sono queste lo conclusioni dei pm Ornella Galeotti e Beatrice Giunti, al termine della loro requisitoria, al processo in corso a Firenze a carico di Elona Kalesha.

Per l'accusa, la donna, in concorso con dei complici rimasti al momento ignoti, avrebbe ucciso i genitori del fidanzato dell'epoca, il 1 novembre 2015, in un appartamento di via Fontana, zona San Iacopino. Poi i corpi, depezzati con una sega, sarebbero stati portati via dell'appartamento (preso in affitto dall'imputata) dentro le valigie e gettate nel campo vicino al carcere: il lancio sarebbe avvenuto dall'alto, dalla carreggiata della Fi-Pi-Li, da un mezzo con pianale aperto.

Kalesha ha assistito all'udienza, rumoreggiando quando la pubblica accusa ha ipotizzato i possibili moventi del delitto: i soldi – circa 60mila euro che i genitori dell'ex fidanzato Taulant portavano sempre con sé – oppure una gravidanza con un altro uomo (rimasto anch'esso ignoto) che la donna ha interrotto nell'ottobre del 2015, quando il compagno era detenuto e i suoi genitori erano in Italia per attendere la sua scarcerazione. La prossima udienza, riservata alle parte civili, si svolgerà la prossima settimana.

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