
I farmaci erano privi dell'autorizzazione Aifa
di Ilaria Ulivelli
Firenze, 25 settembre 2015 - Firenze sempre più capitale mondiale dell’insulina e dei nuovi farmaci per diabetici. Ci siamo. Eli Lilly era già pronta e aspettava solo l’ok. Il nuovo farmaco dulaglutide ha ricevuto, nei giorni scorsi, l’approvazione della Fda (la Food and Drug administration) degli Stati Uniti. Dal primo ottobre lo stabilimento di Sesto Fiorentino darà il via libera alla produzione e alla distribuzione in tutti i Paesi d’Europa dell’innovativa penna, una minisiringa nata dalla ricerca di biotecnologia ingegneristica della multinazionale farmaceutica che consentirà di iniettare il dulaglutide, nuovo medicinale biotecnologico da somministrare una volta alla settimana per migliorare il controllo glicemico.
Per distribuire il dispositivo anche in Italia Eli Lilly attende la validazione dell’ormone per uso umano da parte dell’Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco). La penna è semplicissima da usare, ha un ago molto sottile, quasi invisibile e per questo praticamente indolore: è stato possibile realizzarla anche grazie alla fluidità del dulaglutide. Questo è il nuovo passo dell’espansione di una multinazionale presente in 130 Paesi del mondo con 15 siti produttivi che conta quasi 40mila dipendenti per un fatturato (2014) di 19.615, 6 milioni di dollari.
In Italia il fatturato è di 762 milioni di euro per un totale di 1.121 dipendenti, 550 dei quali impiegati nello stabilimento di Sesto Fiorentino solamente nel polo di manifattura: circa 60 sono stati assunti negli ultimi mesi, ma l’obiettivo è il raggiungimento di 700 dipendenti entro il 2017 con l’aumento di 150 risorse distribuito nel prossimo biennio: si cercano operatori (operai specializzati), ingegneri, e profili tecnico scientifici. La nuova linea di produzione di insulina inaugurata a giugno, è iniziata la nuova fase di espansione.
«Lilly ha creduto nel sistema Italia e ha agito con lungimiranza, investendo nel Paese. Si sono create le condizioni giuste per cogliere opportunità che altrimenti sarebbero state dirottate in altri Paesi», ha detto Eric Baclet, presidente e amministratore delegato Eli Lilly Italia. «La costruzione di una strategia di sistema è necessaria – ha aggiunto Baclet – perché la competizione per gli investimenti internazionali avviene a livello globale». Il piano di espansione del sito manifatturiero di Sesto Fiorentino, prevede, l’impianto di una terza linea di insuline biotecnogliche da dna ricombinante, oltre alla linea per la produzione di dispositivi che partirà la prossima settimana. Con la terza linea lo stabilimento produrrà 230 milioni di cartucce di insulina l’anno, oltre a 45 milioni di penne per l’insulina e 16,5 milioni di dispositivi autoiniettori per nuove terapie anti diabetiche. Il piano di espansione prevede di ampliare il polo per trasformarlo in un centro di riferimento mondiale per la produzione dei nuovi farmaci biotecnologici in fase di sviluppo nella altre aree in cui opera.