FABRIZIO MORVIDUCCI
Cronaca

Elezioni Tra Pd e Sereni è frattura

Il segretario non andrà all’incontro sui programmi fissato dall’assessore nella sede dei Focolarini

Elezioni Tra Pd e Sereni è frattura

Elezioni Tra Pd e Sereni è frattura

"Sono stato invitato all’evento dell’assessore Sereni. Ma non ci andrò". Il segretario del Pd, Tommaso Francioli, ‘scomunica’ l’incontro nella sede dei Focolarini mercoledì prossimo, e ribadisce la sua terzietà dai vari ‘pretendenti’ alla poltrona di Sandro Fallani. "Il mio è un ruolo di garanzia. Come potrei assolvere al mio compito se prendessi parte a una iniziativa, per di più ‘privata’ organizzata fuori dal contesto di partito?".

Francioli si trova di fronte a scelte complicate. Perché per il segretario in questo momento c’è un luogo deputato al dibattito sulla città, ed è politico. "Comunità, programmi, coalizione e poi candidatura – ha detto – questo è l’iter che ci siamo dati come PD di Scandicci il 17 maggio e su questa impronta ci siamo mossi tutte e tutti all’insegna dell’unità per elaborare un programma da discutere assieme ai cittadini, alle associazioni e alla coalizione".

E’ inevitabile che si arriverà alla conta. Se le immagina già le primarie? "Non è compito del segretario chiedere le primarie – ha detto Francioli – ma di chi si vuole candidare. Sono previste nel nostro statuto, quindi se qualcuno dei papabili vuole misurarsi si faccia avanti". Se ne assuma le responsabilità insomma. Ha detto ancora Tommaso Francioli:

"Il Partito democratico in tutti i suoi iscritti, nessuno escluso, si aprirà alla città, eventuali fughe in avanti non aiutano questo percorso ed il Segretario deve rimanere disponibile a una discussione aperta in cui il lavoro e la rappresentanza del partito venga messa a frutto. Abbiamo il compito di mantenere unito il centrosinistra per questo vogliamo mantenere un dialogo ed un rapporto con l’attuale maggioranza sui temi portati avanti in questi dieci anni e soprattutto sui futuri".

Appuntamento chiave sarà il 26 settembre. Francioli ha convocato una direzione a cui è invitata la segreteria metropolitana per parlare proprio del percorso per arrivare al candidato a sindaco, integrandolo di suggerimenti e contributi. "Questo è il percorso migliore per scegliere il prossimo candidato a sindaco – ha concluso – non ci sono fughe in avanti e non ci sono al momento candidature, di fatto non sono l’unico a dirlo". Tocca ai ‘pretendenti’: Sereni, o Yuna Kashi Zadeh, chiedere le primarie per uscire da un percorso nel quale Giorgi sembra essere favorito rispetto a loro. Ma come si porranno gli iscritti del pd e gli alleati di coalizione nei confronti di questo decennio di governo della città? Un giudizio non da sottovalutare proprio nella scelta del futuro candidato.