Tensione nel Pd proprio all’avvio del cammino verso le amministrative All’assemblea comunale di lunedì sera, presieduta dal segretario Edoardo Ciprianetti, con 14 voti a favore, nessun contrario, 7 astenuti e 2 usciti dalla stanza, è stata votata la strada del "percorso partecipato per la costruzione del programma elettorale ed un metodo chiaro e condiviso per la definizione delle alleanze". Ancora non ci sono nomi di candidati per il dopo Francesco Casini. "Dopo i tavoli di lavoro che hanno definito bozze di proposte e un questionario tra i cittadini, partiamo con consultazioni nel partito, in linea con l’impostazione indicataci dai livelli superiori" dice Ciprianetti che spera di riuscire ad arrivare a un programma già entro Natale. Poi "ci siederemo al tavolo con possibili alleati: il PD può essere il perno di una coalizione solida e ben strutturata". Il primo contatto potrebbe essere con Italia Viva, dove da un anno si è trasferito Casini, dopo anni di militanza nel Pd. "Siamo pronti a trovare un punto di incontro con chi si riconosce nel centrosinistra", ma "senza accettare veti" dice Ciprianetti. Ma una parte del partito, guidata dalla capogruppo Sandra Baragli, è critica: "Siamo divisi sulla visione su primarie e alleanze: si chiude ogni possibilità sull’argomento primarie a suon di voti di maggioranza in assemblea. Peccato che quella maggioranza non sia più rappresentativa degli equilibri interni al partito". Nulla è perduto, dice, "se c’è la volontà di trovare una soluzione, ma anche di confrontarsi senza imposizioni dei vertici regionali e provinciali del partito". Contro replica Ciprianetti: "Non abbiamo precluso la strada delle primarie. Aspettiamo cosa emerge dalle consultazioni".