Elezioni, il dibattito de La Nazione: "Viabilità e cimiteri tra i temi caldi"

Francesco Draghi, Giampiero Fossi, Monia Catalano e Vincenzo De Franco faccia a faccia davanti ai cittadini

Elezioni, il dibattito de La Nazione: "Viabilità e cimiteri tra i temi caldi"

Elezioni, il dibattito de La Nazione: "Viabilità e cimiteri tra i temi caldi"

Candidati a sindaco a confronto con La Nazione. Ieri sera al Ristoro dell’Arte è andato in scena il dibattito tra gli aspiranti primi cittadini del comune di Signa. Monia Catalano, Vincenzo De Franco, Francesco Draghi e Giampiero Fossi si sono sottoposti al fuoco di fila delle domande della giornalista Lisa Ciardi. In rigoroso ordine alfabetico Monia Catalano (civica) è sostenuta da sei liste, alcune del tutto apartitiche, altre che fanno riferimento a partiti del centro e del centrodestra, altre ispirate ai valori della sinistra: "Fratelli di Signa", "Prima Signa", "Signa al Centro", "Uniti per Signa", "A Sinistra per Signa", "Signa nel cuore"; Vincenzo De Franco, attuale consigliere comunale del gruppo misto, già candidato sindaco del centrodestra nel 2019, sostenuto dalla civica "Signa Libera"; Francesco Draghi, che corre per il Partito di Rifondazione comunista; Giampiero Fossi (Pd), primo cittadino uscente appoggiato da cinque liste Pd, Progressisti per Signa, "Giampiero Fossi sindaco", "San Mauro a Signa, San Piero a Ponti insieme" e "Signa domani".

Tantissimi i cittadini che hanno ascoltato compostamente dalla viva voce dei candidati le loro intenzioni per lo sviluppo del comune.

Tanti i temi in discussione, a cominciare ovviamente dal nodo signese di sempre, ovvero la viabilità. Dal nuovo ponte sul Bisenzio, a quello attesissimo sull’Arno fino alla nuova organizzazione di via Roma. Sul tema, Monia Catalano ha denunciato i ritardi sul progetto del ponte sull’Arno, ancora non arrivato all’esecutivo, ma ha proposto anche l’istituzione di un servizio circolare di bus navetta gestito dal comune per meglio collegare il capoluogo, la stazione e le frazioni. Per De Franco invece è essenziale una viabilità alternativa per attraversare l’Arno, partendo dalla Fi-Pi-Li per arrivare fino a via dei Platani, agganciando la stazione di San Donnino e la tramvia. Francesco Draghi ha spinto sul potenziamento delle corse ferroviarie per allentare la pressione sui pendolari e ha puntato a ottenere per l’area metropolitana l’individuazione di un bacino d’utenza da considerare nelle gare d’appalto per il trasporto. Sulla questione del ponte è stato laconico: "Il danno minore è accettarlo così com’è piuttosto che contestarlo".

Altro tema chiave quello dei servizi, focalizzando su scuole, cimiteri, strutture sanitarie, tasse. La manutenzione delle aree cimiteriali è una ferita aperta, in compenso si parla di avviare a Signa un percorso per la formazione ITS nell’ex villaggio artigiano. Per Francesco Draghi c’è un problema relativo alla manutenzione: ogni investimento apre una questione sia sulla gestione che sul mantenimento "che potrebbe essere risolta con un impegno diretto del pubblico". "La gestione dei cimiteri – ha detto Giampiero Fossi – è stata uno degli elementi di maggiore criticità. Ma dal 1° marzo 2023 abbiamo ripreso direttamente la gestione creando un ufficio ad hoc per le concessioni. Su San Mauro ci sono i problemi maggiori. Il progetto di manutenzione c’è, ma il pieno recupero delle strutture che cedono (loculi degli anni ’50 in concessione perpetua) è lungo e problematico". Per Catalano i cimiteri sono un problema, ma non il solo della città. "Se fossi stato un amministratore – ha detto - avrei speso su servizi primari per la comunità. E soprattutto avrei prestato attenzione alla qualità della manutenzione che in determinate zone lascia totalmente a desiderare, come dimostra anche la situazione delle scuole". De Franco invece si è rivolto al sindaco: "La gestione dei cimiteri – ha detto – è la vergogna della nostra comunità. Non puoi venire a raccontare ‘l’abbiamo trovato’. Abbiamo un processo in corso che ci costerà se saremo soccombenti 784mila euro". Sugli appelli al voto, Draghi è stato sintetico: "votate Rifondazione comunista e diffidate dalle imitazioni"; De Franco si è rivolto ai signesi per sostenerlo nel tentativo di mandare a casa questa amministrazione, puntando sulla propria "totale libertà dalle segreterie di partito". Catalano è stata diretta: "Giampiero, la sfida vera è tra me e te. Io non sarei qui se non ci fosse stato malcontento. Se non siete contenti votate per me per dare un valore aggiunto a Signa". Fossi ha chiesto di poter completare il lavoro iniziato: "Abbiamo sfide importanti, ci sono tavoli aperti a vari livelli, abbiamo l’esperienza per poter rappresentare Signa e farla crescere ancora".

Fabrizio Morviducci