Elettricista morto sul lavoro. Condannati in quattro

Yuri Galli cadde da una scala mentre lavora nell’Obi di Sesto Fiorentino

Elettricista morto sul lavoro. Condannati in quattro

Yuri Galli, aveva 29 anni

Cadde da una scala mentre eseguiva un lavoro all’impianto elettrico in un negozio della catena Obi, a Sesto Fiorentino, e dopo due giorni morì. Per il tecnico Yuri Galli, 29enne elettricista di Montale (Pistoia), non ci fu nulla da fare. L’infortunio mortale avvenne il 31 maggio 2015, e ieri, oltre nove anni dopo, il giudice Franco Attinà del tribunale di Firenze ha condannato per cooperazione in omicidio colposo a 2 anni 6 mesi il dirigente del punto vendita Obi e i tre titolari della ditta di Montale – difesa dagli avvocati Luigi Caforio, Marianna di Rienzo e Pietro Biguzzi – del quale l’elettricista era dipendente. Il giudice ha disposto anche il risarcimento a favore dei familiari della vittima, che sarà definito in sede civile. È stato assolto con la formula "perché il fatto non sussiste", un dipendente della Obi, difeso dagli avvocati Matteo Ormi e Francesco Maresca, accusato di omicidio colposo per aver urtato con un carrello la scala su cui lavorava la vittima.

Galli stava lavorando da un’altezza di oltre sei metri da terra, nel reparto legname del megastore sestese.

Il giovane elettricista non era solo: a poca distanza da lui, vicino alla scala, si trovava un collega che non ha però visto il momento della caduta e, agli ispettori della Asl, non ha potuto riferire le cause dell’incidente. Ha infatti raccontato di avere sentito un urlo e di essersi girato vedendo il collega riverso a terra. Sul posto è arrivata una ambulanza medicalizzata della Misericordia di Sesto e l’equipaggio è stato supportato anche da alcuni volontari fuori servizio della Croce Viola di Sesto che si trovavano nella loro sede all’interno del Centro commerciale Coop. Le indagini sulla tragedia furono dirette dal pm Bertoni.

"Soddisfazione" per l’assoluzione viene intanto espressa dagli avvocati difensori del dipendente Obi, Matteo Ormi e Francesco Maresca, che assistono anche il dirigente del punto vendita di Sesto Fiorentino: "Riteniamo che ci siano ampi margini di accertamento dell’estraneità ai fatti contestati anche del direttore del negozio — aggiungono — equiparato senza ragione alla posizione degli altri imputati".

P.m.