Edificio strappato alla mafia Diventerà una struttura per fragili

Il Comune potrà beneficiare delle risorse confiscate alla criminalità organizzata grazie al contributo regionale.

Edificio strappato alla mafia  Diventerà una struttura per fragili

Edificio strappato alla mafia Diventerà una struttura per fragili

Bagno a Ripoli diventa destinatario delle risorse regionali per la riqualificazione del patrimonio sottratto alle mafie da restituire alla comunità con nuove finalità istituzionali o sociali. Una villetta strappata alla criminalità organizzata diventerà un struttura per persone fragili, forse donne vittime di violenza, motivo per cui non è possibile rivelare l’edificio specifico. Tra le altre ipotesi al vaglio dell’amministrazione l’accoglienza di nuclei monoparentali e anziani soli o situazioni di emergenza abitativa. Sarà pronta entro il 2024, data termine dei lavori.

E quello ripolese non è il solo comune toscano a entrare nel novero: insieme a lui, sulla costa livornese, anche San Vincenzo: entrambi avevano partecipato lo scorso gennaio alla manifestazione d’interesse e ora sono stati ammessi. Lo stabilisce una delibera proposta dall’assessore regionale agli Enti locali Stefano Ciuoffo.

"Con il prezioso supporto della Regione – dichiara il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini – un immobile sottratto alla criminalità organizzata viene restituito alla comunità, a beneficio di soggetti deboli. Quello che era stato oggetto di traffici illeciti e riciclaggio, prima grazie a inquirenti e forze dell’ordine, adesso grazie al contributo regionale e alla progettualità della nostra amministrazione, diventerà un nuovo luogo di opportunità e inclusione per persone con fragilità. Un messaggio di speranza e legalità che all’indomani dell’anniversario della strage di Capaci, risuona ancora più forte".

"Si conferma e si rafforza – commenta il presidente della Regione Eugenio Giani –l’impegno della Regione Toscana nel supportare gli enti locali attivi nel contrasto alla criminalità organizzata e nel recupero dei beni ad essa sottratti. Passa così da cinque a sette il numero dei destinatari delle risorse regionali, per un totale di otto interventi finanziati e un ammontare complessivo di oltre 3 milioni di euro stanziati. All’inizio del 2023 anche Firenze si è unita ai comuni beneficiari".

C.C

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