
Eco-vandali, nuovo blitz Imbrattato il selciato davanti al Battistero
di Pietro Mecarozzi
Rosso inferno di fronte alla porta del paradiso. Rosso come la polpa di pomodoro usata ieri dagli attivisti di Ultima generazione durante il blitz avvenuto in piazza del Duomo, davanti alla famosa copia della Porta del Paradiso di Lorenzo Ghiberti, che impreziosisce il lato est del Battistero. Un’azione non violenta, che non ha provocato danni al monumento: i cinque “eco-vandali”, tutti a petto nudo, si sono rovesciati addosso dei barattoli con all’interno, per l’appunto, della polpa di pomodoro. Il liquido rubino ha imbrattato il selciato davanti al Battistero, senza intaccare il capolavoro rinascimentale, ed è stato prontamente rimosso, con acqua e sapone, dagli operatori di Alia.
L’obiettivo dell’incursione? Gli eco-attivisti, oltre a srotolare il classico striscione con la frase ’Non paghiamo il fossile’, hanno voluto esprimere solidarietà ai due ‘colleghi’ di Ultima generazione che nell’estate 2022 si sono incollati al basamento della statua di Laocoonte presso i Musei Vaticani e il 12 giugno scorso sono stati condannati a 9 mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 1.500 euro ciascuno (con sospensione di entrambe le sanzioni), cui si aggiunge il risarcimento di 28mila euro di danni.
I cinque hanno inoltre letto alcuni brani dell’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, che contiene riferimenti alla crisi climatica e all’urgenza di agire. "Il Santo Padre predica bene e razzola male - ci spiega Giulio Giuli, che segue per Ultima generazione le questioni legali -, perché la condanna che hanno subito i due ragazzi dai giudici vaticani va nella direzione opposta alle sue parole". Dieci minuti dopo il blitz è arrivata una volante della polizia municipale, che ha condotto tutti e cinque i manifestanti al comando in via delle Terme. Non senza complicazioni, però. Giordano, già noto alle autorità per aver imbrattato a metà marzo Palazzo Vecchio con della vernice, è rimasto seduto davanti al Battistero, sdraiandosi poi sul selciato e costringendo quattro agenti della municipale a trascinarlo di peso nella volante. Tutti gli eco-vandali sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata e hanno ricevuto 160 euro di sanzione, "per Giordano si è aggiunta la violazione del foglio di via ricevuto dopo i fatti di Palazzo Vecchio e resistenza a pubblico ufficiale", svela Giuli. Il Comune e l’Opera del Duomo, invece, non hanno sporto denuncia.
"Papa Francesco ha scritto: ‘Desidero esprimere riconoscenza, incoraggiare e ringraziare tutti coloro che stanno lavorando per garantire la protezione della casa che condividiamo - ha gridato Corso, cosparso di polpa, alla folla di turisti e fiorentini che si è formata davanti al Battistero -. Meritano una gratitudine speciale quanti lottano per risolvere le drammatiche conseguenze del degrado ambientale’. E qual è questa riconoscenza? È una condanna da parte del tribunale del Vaticano a Ester e Guido a 9 mesi di carcere e a una multa e un risarcimento di 28.000 euro di danni morali!". Una denuncia alla quale hanno fatto eco le grida di approvazione di una decina di attivisti mimetizzati tra la folla, e armati di volantini. "Oggi versiamo sui nostri corpi questa vernice rossa - ha aggiunto Christian -, metafora del sangue del martirio, perché davanti alla crisi climatica scegliamo la vita!". E questo è solo l’inizio, in quanto "non abbiamo intenzione di fermarci", conclude Giuli.