"È un mio diritto seguire il Consiglio da remoto"

La consigliera comunale Michela Monaco, malata, viene attaccata dal suo ex partito per aver chiesto di seguire i lavori dell'aula da remoto. Lei precisa che le è sempre stata concessa la possibilità e che si sta politicizzando cose che fino allo scorso anno erano la normalità.

"È un mio diritto seguire il Consiglio da remoto"

"È un mio diritto seguire il Consiglio da remoto"

La consigliera comunale Michela Monaco (ex Lega, oggi nel Gruppo misto) a cui il presidente Luca Milani ha concesso la possibilità di seguire i lavori dell’aula da remoto a causa della sua malattia – e per questo attaccata dal capogruppo del Carroccio Federico Bussolin: "Il Pd ha dato l’ok perché ha bisogno di voti" – ieri ci ha tenuto a mettere le cose in chiaro e a rispondere alle accuse che le sono piovute addosso dal suo ex partito. "Vorrei precisare che, al contrario di quello che ha detto Bussolin, mi è sempre stata concessa la possibilità di collegarmi da remoto quando mi son dovuta recare in Veneto, come ora, per fare le cure fisioterapiche. Si sta politicizzando cose che fino allo scorso anno erano la normalità, e sulle quali mai nessuno si è lamentato". Michela Monaco ne ha anche per il collega Emanuele Cocollini, del gruppo Centro e vice presidente del Consiglio, che "nella Capigruppo di mercoledì ha ritenuto di fare polemica affermando che non è scritto da nessuna parte che possa essere concessa la possibilità di seguire il Consiglio online. Però tutti sanno che ci vuole anche elasticità, che le norme vanno anche interpretate. E che basta un provvedimento del presidente del Consiglio". Quanto accaduto durante la riunione dei partiti ha molto scosso la consigliera che mai si sarebbe aspettata di doversi difendere da accuse ingiuste, "in particolare verso chi si trova in uno stato di necessità. Tutti si dicono paladini dei disabili ma poi accadono cose del genere. Sono molto dispiaciuta".

A.P.