ILARIA BIANCALANI
Cronaca

E' in Chianti l'azienda che mette in sicurezza i treni

E' la Intersys srl di San Donato in Poggio. Grazie a una crescita esponenziale ha effettuato nuove assunzioni: tutti giovani

Alcuni dipendenti al lavoro nello stabilimento Intersys

Tavarnelle Val di Pesa (Firenze), 03 Agosto 2016 - A San Donato in Poggio dal 2015 ha sede la Intersys, una srl leader nella costruzione di apparati per il settore ferrotranviario, che è sempre stata in Chianti. Ma quello che più conta è che, negli ultimi anni, ha avuto una crescita esponenziale del fatturato, con il conseguente aumento del personale dei dipendenti e, soprattutto, una forte apertura ai giovani. E' il titolare, Gianluca Piccioli, a raccontare l'incredibile escalation dell'azienda.

“Il nostro è un settore particolare – spiega – dove ci sono una serie di richieste specifiche che si avvicinano molto al settore militare in materia di sicurezza. La stessa cosa vale per l'innovazione che ci indirizza verso la realizzazione di prodotti che vadano a migliorare il servizio, l'efficienza e il comfort dei passeggeri.

 

Quando è nata Intersys e quali sono gli attuali livelli raggiunti?

“L'azienda nasce nel 1998 a Barberino Val d'Elsa, quando la progettazione e realizzazione riguardava tuttavia piccoli componenti. Poi, nel 2009, è stata acquisita da un fondo di private equity per il 75%. E nel 2015 l'abbiamo riacquisita tutta. In meno di 10 anni siamo passati da un fatturato di un milione e 900 mila euro, ai 9 milioni e mezzo circa con i quali chiuderemo quest'anno. E l'obiettivo del 2017 sono dieci milioni di euro.

 

Una crescita notevole per adeguarsi alla quale saranno stati necessari maggiori spazi...

“In effetti recentemente abbiamo ampliato di ulteriori 2300 metri quadrati il nostro stabilimento di San Donato, dove siamo dal 2012, acquisendo il fondo adiacente al nostro edificio. A settembre faremo anche un'inaugurazione ufficiale. Quanto al personale nell'aprile del 2015 eravamo 39 unità e adesso siamo 51. Le nuove assunzioni sono tutti giovani che avevano fatto degli stage formativi nella nostra azienda. Nella sola parte tecnica abbiamo assunto 10 ragazzi provenienti dall'Istituto Sarrocchi di Poggibonsi e dal Meucci di Firenze; tutti con contratto a tempo indeterminato. In tal senso il jobs act ci ha dato una mano.

Poiché la nostra attività segue tutto il ciclo produttivo, dalla progettazione fino alla realizzazione e montaggio dei prodotti nonché l'assistenza post vendita, la maggior parte del nostro personale è composta da tecnici e laureati”.

 

Dove si trovano i vostri maggiori clienti?

Lavoriamo per i principali costruttori e arredatori di treni, sia in Italia, sia in paesi esteri come Danimarca, Germania, Svezia, Spagna. La nostra produzione, che riguarda treni metropolitane e tutto quello che viaggia su rotaie, è suddivisa per settori che vanno dall'illuminazione interna ed esterna ai pantografi, dalle toilette alle porte interne, dagli impianti antincendio a quelli di condizionamento.

La nostra strategia imprenditoriale improntata all'ottimizzazione dei costi unitamente alla qualità, ci permette di essere competitivi anche sul mercato internazionale. Ad esempio vendiamo in Cecoslovacchia e sui mercati dell'est e abbiamo una linea di produzione dedicata ad Alstom. Stiamo inoltre lavorando all'illuminazione interna del nuovo NTV (Italotreno) e contiamo di acquisire la commessa per l'illuminazione dei treni regionali di Trenitalia: si tratta di 50 treni assegnati a Hitachi ex Ansaldobreda”.

 

Qual è il segreto del vostro successo?

Più che un segreto direi che abbiamo un modus operandi indirizzato verso l'esclusivo interesse dell'azienda, con un codice etico che ci permette di rendere le persone che lavorano per noi, fedeli all'impresa. Infatti, se a fine anno ci sono degli utili, una volta accantonate le riserve di legge, questi vengono reinvestiti nell'impresa e distribuiti fra i dipendenti attraverso dei bonus. Cerchiamo insomma di far appassionare il personale al lavoro e di capire le sue esigenze. Questo perché per noi l'azienda ha una valore sociale, deve restare sul territorio e far crescere le persone del luogo. E se le persone stanno bene da noi anche l'azienda cresce”.