ILARIA BIANCALANI
Cronaca

E’ del ’400 il nuovo stemma del Comune unico

Una lunga ricerca negli archivi e un’indagine storica per ritrovare su una delle pareti di Palazzo Pretorio a Certaldo il leone di Gozzoli

di Ilaria Biancalani

Lo stemma del nuovo Comune di Barberino Tavarnelle era sotto gli occhi di tutti, custodito tra i pennelli e le abili mani di Benozzo Gozzoli. Il leone azzurro con lingua, artigli e coda alzata, simbolo di forza e segno istituzionale, che si staglia fiero su campo argento mentre ghermisce con la zampa destra un giglio rosso, è stato dipinto dall’artista del ‘400. Ora il sindaco David Baroncelli (nella foto con lo stemma affrescato), avviato il percorso di ricostruzione dello stemma del nuovo ente, che dopo la fusione poneva la necessità di essere rappresentato da un unico emblema araldico, cerca e trova il leone delle origini, affrescato su una delle pareti del tabernacolo dei Giustiziati, all’interno del Palazzo Pretorio di Certaldo.

"E’ una ricerca iniziata con il compianto amico appassionato di storia e memoria locale, Bruno Rinaldi – spiega il sindaco – che abbiamo proseguito consultando e scavando direttamente tra i documenti negli archivi di Stato e dell’inventario dell’Archivio di Casa Buonarroti, per poi giungere ad affidare il lavoro storico-scientifico, a un team di professionisti tra storici medievalisti e modernisti e storici dell’arte, quali Paolo Pirillo, Giulio Cretti ed Elisa Paoli, che al momento stanno portando avanti l’attività di indagine". Per il Comune di Barberino Tavarnelle non si tratta tuttavia solo di un semplice studio condotto allo scopo di creare lo stemma unico "ma del percorso – aggiunge – che definisce e valorizza quell’unità che è sempre appartenuta a questo territorio, sospesa e interrotta per cento anni nell’800. Un’attività che ci permette di ritrovare le nostre origini e riaffermare la storia millenaria della comunità".