Dramma a Giannutri. Va a pesca in apnea ma non riemerge. Muore sub fiorentino

Marco Bruno, 67 anni, è stato trovato privo di vita dopo ore di ricerche dei sommozzatori dei vigili del fuoco: era sul fondale di Punta Secca. Si era tuffato intorno alle 17.30 di mercoledì, alle 20 è scattato l’allarme.

Dramma a Giannutri. Va a pesca in apnea ma non riemerge. Muore sub fiorentino

Marco Bruno, 67 anni, è stato trovato privo di vita dopo ore di ricerche dei sommozzatori dei vigili del fuoco: era sul fondale di Punta Secca. Si era tuffato intorno alle 17.30 di mercoledì, alle 20 è scattato l’allarme.

ISOLA DEL GIGLIO

Va a pescare in apnea ma scompare, è stato ritrovato senza vita nella notte, dopo ore di ricerche, dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Un’altra tragedia nei mari toscani: la vittima, stavolta, è un fiorentino di 67 anni, Marco Bruno, che dopo essersi tuffato nel pomeriggio di mercoledì intorno alle 17,30 non è più riemerso in superficie.

L’allarme è quindi scattato dopo le 20, quando gli amici dell’uomo, non vedendolo rientrare, hanno allertato gli uomini della Capitaneria di Porto e dei Vigili del Fuoco.

E’ così scattata un’operazione congiunta per le ricerche, assieme alla Guardia di Finanza e ai Carabinieri Forestali.

A dar loro manforte, vista la gravità della situazione, su richiesta della Direzione marittima di Livorno, il nucleo sommozzatori del comando di Firenze è quindi partito alla volta di Porto Ercole, dove si è imbarcato sul battello dei Vigili del Fuoco facendo rotta verso l’isola di Giannutri, per la ricerca dell’apneista scomparso durante la battuta di pesca. Le operazioni di ricerca subacquea, coordinate dalla Capitaneria di Porto - presente a sua volta con due motovedette e un elicottero - e con l’assistenza in superficie di un equipaggio della Guardia di Finanza e dei Carabinieri Forestali, sono poi terminate alle 2,30 circa con il ritrovamento da parte dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco del corpo senza vita dell’uomo.

Lo hanno trovato adagiato su un basso fondale in località Punta Secca, uno dei luoghi più visitati sia dai sommozzatori che dagli appassionati di pesca in apnea, lo stesso in cui si era immerso nel pomeriggio.

Intorno alle 3, dopo il recupero della salma, gli uomini della Capitaneria di Porto dell’Ufficio circondariale marittimo del capoluogo argentarino hanno provveduto al trasporto della vittima in direzione Porto Santo Stefano. La salma è ora a disposizione della magistratura per gli esami che serviranno a stabilire le cause del decesso. L’ipotesi principale è quella di un malore, ma la procura non vuole tralasciare alcun aspetto.

Un’estate tragica per gli appassionati di diving che ogni anno scelgono questi mari.

Si tratta infatti della quarta morte avvenuta quest’anno nelle acque della zona durante le immersioni sui bellissimi fondali dell’Arcipelago Toscano.

Il 26 aprile la tragedia ha colto un giovane di 36 anni che praticava pesca in apnea al Giglio, mentre il 29 giugno un altro sommozzatore aveva accusato un malore fatale durante un’immersione alle Formiche.

Il penultimo episodio risale giusto a qualche qualche giorno fa, il 24 agosto, ancora una volta nelle acque di Giannutri.

In quel caso si è trattato di un uomo di 72 anni di Ferrara, che si era immerso privatamente ed era riemerso in superficie in stato di incoscienza. Trasportato d’urgenza in ospedale, purtroppo i sanitari non sono riusciti ad evitare la tragedia.

red.cro.