Dostoevskij visitò Firenze due volte - nel 1862, per pochi giorni, e nell’inverno del 1868-69, quando si fermò per alcuni mesi e portò a termine “L’idiota“ - e in entrambe le occasioni volle vedere la Porta del Paradiso del Battistero. Per le celebrazioni dei 200 anni dalla nascita dell’immenso scrittore l’Opera di Santa Maria del Fiore ha risposto alla richiesta del Dostoevskij Memorial Museum di San Pietroburgo, donando proprio un’immagine della Porta del Paradiso del Battistero che sarà riprodotta a grandezza naturale ed esposta nello studio ricostruito per una importante mostra che quel museo gli dedicherà.
CronacaDostoevskij e la sua porta del Paradiso