Firenze, 22 settembre 2023 - La notte non è un mondo per donne. E lo hanno capito le dipendenti dei locali, costrette a girare con spray al peperoncino o con i cellulari puntati sui numeri di emergenza per la paura che possa succedere qualcosa. Costrette a farsi scortare dai colleghi o peggio a licenziarsi o chiedere orari di lavoro diversi. Le donne a Firenze hanno paura a lavorare la notte. A fornire una fotografia dettagliata il Silb, il sindacato dei locali da ballo di Confcommercio Firenze.
"E’ diventato veramente difficile trovare donne disposte a lavorare nei locali da ballo serali – dice il presidente Riccardo Tarantoli -. Tantissime hanno paura che, una volta fuori dai nostri spazi che sono luoghi sicuri, possa succedere qualcosa, come essere importunate, aggredite, borseggiate". Succede in Santa Croce, Sant’Ambrogio, San Pierino, nelle strade del cuore storico della città nel 2023. A confermarlo è una recente indagine condotta dall’Istat che, tra le tante cose, ha analizzato la percezione della sicurezza nel nostro Paese.
Dai dati è emerso che una donna su due, in Italia, ha paura di uscire la sera. Sono tanti, anzi troppi, gli episodi di molestie e violenze che le donne hanno subito. La memoria corre veloce alla ragazza di 24 anni, dipendente di un pub in Santa Maria Novella, che stava per essere violentata mentre rientrava a casa da lavoro nel 2017 o alla cameriera di un locale di Sant’Ambrogio che è stata palpeggiata e picchiata sempre durante il tragitto verso la propria abitazione.
"Noi prima del Covid lavoravamo con il 70% di donne e il 30% di uomini ora la percentuale si è invertita. Alcune dipendenti, dopo il Covid, hanno deciso di trovare altri impieghi con orari diversi proprio per la paura di dover rientrare a casa la notte. Altri soci Silb lavorano con il 100% di uomini" prosegue Tarantoli. Che descrive con minuzia di particolari quanto succede. L’insistenza dei pusher nell’offrire droga e quegli apprezzamenti poco graditi che tante giovanissime sono costrette a subire. In silenzio, per evitare il peggio. "Spesso i residenti ci chiedono di accompagnarli a casa, a volte ci sono giovani che si rifugiano nei nostri locali – prosegue -, le strade dopo una certa ora, lontano dalle nostre luci accese che sono un presidio, fanno paura anche perché queste persone sono diventate molto più aggressive". La maggior parte dei problemi sono legati allo spaccio: sono aumentati i pusher e anche la richiesta e spesso le risse nel buio sono dovute a regolamenti di conti. "Le forze dell’ordine – aggiunge Tarantoli – fanno il proprio lavoro ma serve una certezza dell’arresto e della pena".