Un’opera di Enrico Baj donata alle Gallerie degli Uffizi, in vista del centenario della nascita dell’artista. La cerimonia si è svolta nei giorni scorsi e potrebbe essere il prodromo dell’ingresso di Casa Baj nella rete dell’Associazione Nazionale Case della Memoria. Intanto l’opera è entrata a far parte delle sale degli autoritratti degli Uffizi, insieme a quelle di altri 24 grandi Maestri. "Mio marito sarebbe felice di questa scelta – ha detto Roberta Cerini Baj, moglie dell’artista -. É giusto che l’arte sia a disposizione delle persone, del grande pubblico, degli appassionati".
"Ringrazio Maurizio Catolfi, capo divisione operativa delle Gallerie degli Uffizi, il direttore Eike Schmidt e Roberta Cerini Baj per aver voluto che la nostra Associazione fosse presente in questo momento – ha commentato Marco Capaccioli, vicepresidente dell’Associazione Nazionale case della Memoria -. Sarebbe bello se nel 2024, anno del centenario della nascita di Baj, la sua casa entrasse nel nostro circuito". "Enrico Baj è uno dei grandi Maestri del Novecento – ha aggiunto Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale della Memoria -. Spero che questo momento segni l’inizio di una sinergia e di poter vedere presto il suo nome accanto a quello di tanti altri Maestri che siamo onorati di rappresentare".