Condannato per violenza su bimba: don Glaentzer non è più prete

Dopo la condanna a 4 anni e mezzo da parte del tribunale, Papa Francesco toglie lo stato clericale all'ex parroco

Don Paolo Glaentzer (Fotocronache Germogli)

Don Paolo Glaentzer (Fotocronache Germogli)

Calenzano (Firenze), 10 febbraio 2020 - Don Paolo Glaentzer torna allo stato laicale: non è più prete. Lo ha deciso Papa Francesco. Come comunicato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede e dalla Diocesi di Firenze, il Pontefice ha stabilito "la dimissione dallo stato clericale del Rev. Paolo Glaentzer, sacerdote incardinato nella Diocesi Suburbicaria di Sabina-Poggio Mirteto" già amministratore parrocchiale della parrocchia di San Rufignano a Sommaia.

L'uomo era stato condannato nel marzo del 2019 a quattro anni e quattro mesi di reclusione per violenza sessuale su una bambina di 10 anni nel giudizio svoltosi davanti al gup di Prato. Al termine del processo, avvenuto con rito abbreviato, era stato stabilito anche un risarcimento di 50mila euro per la bambina, rappresentata da un tutore legale, mentre niente era stato previsto per i genitori della piccola: la procura di Prato aveva svolto accertamenti  anche su di loro, dopo la confessione di Glaentzer di essersi appartato con la bimba più volte. 

L'ormai ex prete venne stato arrestato il 23 luglio 2018 dopo essere stato trovato in atteggiamenti inequivocabili in auto con la bambina da due vicini di casa che lo seguirono. Quando i due intervennero, la piccola era parzialmente svestita. I carabinieri dovettero salvare il religioso dalla rabbia delle persone che erano accorse sul posto. Era stato immediatamente sospeso della Curia fiorentina dal suo incarico nela chiesa della frazione di Sommaia a Calenzano.

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