
SCANDICCI
di Fabrizio Morviducci
La pandemia porta la crisi, ma fornisce anche gli anticorpi per ripartire. E’ un paragone che calza bene per il distretto della pelletteria di Scandicci. Secondo i dati 2020 della Camera di Commercio, le imprese attive totali sono 312, ossia il 7% in meno rispetto all’anno precedente, il 2019. Di queste attività, 212 sono quelle a livello artigianale.
In tutto nel distretto operano 281 pelletterie, 16 concerie, 9 calzaturifici e 6 pelliccerie. L’anno appena trascorso, quello del Covid 19, con i lockdown e con la grande crisi mondiale, ha lasciato questa pesante eredità al distretto di Scandicci, che è la vera capitale europea della pelletteria. Un mix tra grandi griffe, tecnologia, manualità e artigianalità.
In un anno è stato perso il 7% delle imprese, ma un altro dato non da poco è che non ci sono più le aperture di una volta: le nuove imprese infatte calano del 48%. Questo dato, che la pandemia ha chiaramente fatto crescere, era però già noto agli addetti ai lavori per la grande trasformazione in atto nel comparto.
Le griffe ‘si sono messe in casa’ formazione e pezzi di produzione, hanno irrobustito la filiera servendosi di intermediari sempre più grandi per numero di occupati e capacità di soddisfare gli ordini. Il risultato è stato chiaramente il taglio dei più piccoli, e la difficoltà sempre più elevata nell’apertura di nuove imprese.
"Il calo delle nuove imprese – commenta il responsabile di Cna Scandicci Simone Balducci – è una sconfitta per la voglia di fare impresa, segno della paura innescata dalla pandemia e dell’incertezza con cui il Sistema Italia la ha affrontata per gran parte del 2020 e del 2021, ma anche del calo di apertura e riapertura delle aziende poco strutturate, spesso di origine straniera".
La prossima ripartenza, a settembre di quest’anno, sarà determinante per capire quale sarà l’andamento del mercato. "A oggi – aggiunge Balducci – gli ordinativi sono buoni e in ripresa. Per guardare al futuro occorre però riorganizzare il comparto artigiano attraverso due parole chiave: rafforzamento societario e patrimoniale, e formazione. Proprio per questo abbiamo organizzato con l’Agenzia governativa Ice un percorso formativo totalmente gratuito per sostenere e rilanciare il distretto di Scandicci anche in contesti internazionali e permettere alle singole aziende di proporsi con forza all’esterno, nel rispetto dei loro valori di fondo, valorizzando il brand e allo stesso tempo mantenendo le radici della propria cultura".
"È il momento adatto per i terzisti – conclide il responsabile di Cna Scandicci – per provare a diversificare la produzione guardando all’estero e per chi ha già un proprio brand di rafforzarlo grazie ai nuovi strumenti di internazionalizzazione".
Il corso è stato chiamato Export Together (Esportare Insieme) e prevede sei incontri formativi della durata di tre ore ciascuno, che si terranno dalle 9.30 alle 12.30, e due laboratori didattici che si svolgeranno dal 9 giugno al 28 luglio.
"Abbiamo chiesto e ottenuto il coinvolgimento dell’Agenzia governativa Ice – informa Tiziana Trillo, coordinatrice di Cna Federmoda Firenze – le iscrizioni al corso, rigorosamente riservate a imprese già in essere, scadono il 29 maggio". Per informazioni [email protected].