Dinamo Florentia contro il calcio malato

Nata dal sogno di sei amici, la squadra dall’anno prossimo sarà in terza categoria. I fondatori: "E’ passione"

di Iacopo Nathan

Troppo spesso si sentono racconti e storie di calcio giovanile o dilettantistico macchiato da violenza, truffe, scommesse e tutta una serie di cose che hanno troppo spesso fatto disamorare i più piccoli.

C’è però a Firenze un’eccezione, nata dalla volontà di vivere il calcio in maniera completamente diversa e dalla passione di 6 amici, che come risposta alla pandemia e lo stop ad ogni attività sportiva hanno fondato la Dinamo Florentia.

"Dopo il lockdown la voglia di ricominciare a giocare era davvero altissima - spiega Simone De Rocco, uno dei fondatori -. Abbiamo unito due squadre di calcio a 7, e da avere inizialmente solo la passione per giocare e la voglia di stare insieme, con il passare del tempo la situazione ha preso delle caratteristiche sempre diverse. Con il passare del tempo siamo diventati una società sportiva, con degli sponsor che ci hanno aiutato". E come in tutte le cose nate per la passione, la spinta deve arrivare dal basso.

"Il nostro obbiettivo è avere una società che si autoalimenta - continua -. Abbiamo fatto un pagamento mensile per i nostri soci, per qualsiasi categoria. In questo momento, infatti, abbiamo una squadra nel campionato amatoriale, ma dall’anno prossimo cambierà tutto. Ci siamo iscritti, come Dinamo Florentia, alla terza categoria Figc, avremo due squadre di calcio a 7, due di calcio a 5, i pulcini e i primi calci. Vogliamo diventare una realtà, un punto di riferimento per tutti. La nostra idea è regalare un’esperienza diversa rispetto alla solità squadra di calcetto. Al momento casa nostra è il Guelfi Center, il campo di football americano, ma non vogliamo smettere di sognare, e proprio in quest’ottica il nostro sogno sarebbe quello di avere un nostro impianto completamente autosufficiente a livello energetico. Grazie ai social siamo riusciti poi a raggiungere altre squadre e altre realtà come la nostra, e probabilmente a ottobre andremo a fare un torneo tra tutte le squadre amatoriali del mondo a Buenos Aires, davvero un sogno per noi".

Quando è la passione a muovere tutti gli ingranaggi, le cose prendono da sole la giusta direzione, e anche in vista della prossima stagione le aspettative sono tante. "Lo scopo è quello di regalare un’esperienza diversa a tutti i nostri giocatori - racconta Giovanni Lombardi, presidente della Dinamo Florentia -. Anche a livello emozionale, che non è scontato. Vogliamo portare qualcosa di nuovo nel calcio, partendo dai valori di un tempo, che nell’ultimo periodo sembravano essere andati perduti".

"Per noi per esempio è fondamentale il terzo tempo, da passare con la squadra avversaria a prescindere dal risultato, piuttosto che un dj che crei un’atmosfera magica prima delle partite. E’ stata una stagione altalenante per noi, abbiamo cambiato in corsa per alzare il tiro. Abbiamo chiuso la stagione con un rotondo 4-0, arrivando al settimo posto". Amicizia, solidarietà, voglia di vivere lo sport con lo spirito più puro e sincero, tutti ingredienti che non mancano alla Dinamo Florentia, e che sono indispensabili per creare un movimento solido e sano.

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