REDAZIONE FIRENZE

Devastata la sede della Misericordia

Momenti di paura per i volontari, dopo che un uomo ha dato in escandescenze, distruggendo gli spazi dell’ente

Devastata la sede della Misericordia

Tanti danni e, ancor più tanta paura, nella sede della Confraternita di Misericordia di Borgo San Lorenzo, per l’improvvisa furia di un uomo che ha dato in escandescenze, lanciando e distruggendo quello che aveva a portata di mano. Erano presenti, nei locali di via Roma, due donne, una dipendente e una volontaria. Che si sono trovate a fronteggiare la rabbia fuori controllo di un borghigiano di mezza età, che vive sotto tutela e che presenta problemi psichici. Il provveditore della Misericordia borghigiana ha dato notizia solo dopo alcuni giorni dell’accaduto, ma è ancora visibilmente turbato. "L’uomo si era presentato già sabato scorso, perché voleva dalla guardia medica alcuni tranquillanti. Era molto agitato tanto che è entrato nella reception, quando in realtà all’ingresso della nostra sede c’è scritto che prima bisogna chiamare e capire se c’è disponibilità, in quanto la guardia medica può essere impegnata in visite domiciliari, proprio come era in quel momento. Contrariato, se ne è andato, per ripresentarsi domenica mattina, poi all’ora di pranzo e infine nel pomeriggio". Eran verso le 17, e l’uomo ha perso ogni controllo. Ha iniziato a urlare e non si è limitato alle proteste verbali: "Ha iniziato a distruggere tutto – racconta Margheri –: la cosa è durata pochi minuti ma è stata di una violenza inaudita". Il Provveditore è stato avvertito dalla dipendente presente: "Poco prima ero passato dalla sede a fare un saluto ai volontari, non ero in servizio. Ho salutato e me ne sono andato. Dopo 15 minuti mi hanno telefonato: si sentivano urla, pianti, e la dipendente mi ha detto di correre subito in sede". Poco dopo Margheri era lì ma l’uomo se ne era già andato.

C’erano però evidenti i segni della sua furia: si è aggrappato ai cristalli antisfondamento del bancone, li ha divelti facendoli cadere sul pavimento. Poi ha spaccato un’anta in vetro di un armadio, e gettato in terra tutto quello che trovava. La volontaria e la dipendente presenti si sono rifugiate nel piccolo cortile sul retro. E prima di andar via imprecando contro tutto e tutti, ha lanciato anche il proprio cellulare, che poi è stato ritrovato e consegnato ai Carabinieri (poco dopo intervenuti a fare i necessari rilievi). "Ho trovato le due donne terrorizzate, ho cercato di tranquillizzarle – continua Margheri –. Siamo tutt’ora sotto choc, ecco perché ci abbiamo messo un po’ prima di raccontare tutto. Ho presentato denuncia davanti ai Carabinieri, i danni sono ingenti, almeno tremila euro, e vanno ad aggravare una situazione già al limite". Solidarietà alla Misericordia di Borgo San Lorenzo è stata espressa dal presidente del coordinamento delle Misericordie dell’area fiorentina, Andrea Ceccherini: "Siamo vicini al governatore Piero Margheri e a tutti i volontari borghigiani. La violenza è sempre inaccettabile, tanto più se si pensa che queste persone svolgono un servizio per la comunità". Anche il presidente del Consiglio regionale della Toscana ha espresso "profondo sdegno e condanna" per l’accaduto.

Nicola Di Renzone

Paolo Guidotti