REDAZIONE FIRENZE

Firenze, commemorata la deportazione degli ebrei. Partirono in 300, tornarono in 15

Cerimonia in rocordo della partenza del treno diretto ad Auschwitz, il 9 novembre 1943, dal binario 16 della stazione di Santa Maria Novella

Il bimnario 16 (dal Fb di Città di Firenze")

Firenze, 9 novembre 2021 - Si è tenuta a Firenze la commemorazione della deportazione degli ebrei al binario 16 della stazione Santa Maria Novella, da dove il 9 novembre 1943 partì il primo convoglio con più di 300 persone, compresi bimbi e anziani, ammassati su alcuni vagoni di un treno diretto ad Auschwitz. Solo in 15 fecero ritorno.

«È un dovere istituzionale e civico venire al binario 16 ogni anno per ricordare i fatti drammatici del passato. I temi della discriminazione e del razzismo, che in passato hanno portato a tragedie, non vanno dimenticate. Più si raccontano le nostre memorie e più si riuscirà a far crescere le giovani generazioni con principi saldi», ha detto il presidente del Consiglio comunale Luca Milani, intervenendo alla cerimonia cui erano presenti anche il prefetto Valerio Valenti, il presidente della Regione Eugenio Giani, il presidente della Comunità ebraica di Firenze Enrico Fink, il rabbino Gadi Piperno, i sindaci coi Gonfaloni dei Comuni, più rappresentanti di Aned, Anpi, associazioni antifasciste e le autorità civili, militari e religiose della città.

Milani ha sottolineato «l'importanza del valore della memoria da coltivare perché dobbiamo assolutamente evitare ciò che abbiamo visto in alcune manifestazioni no green-pass nelle quali è stato accostato il dramma disumano dei deportati nei campi di sterminio alla »privazione di libertà« nella gestione della pandemia. Questo è inaccettabile».