REDAZIONE FIRENZE

Firenze, i dehors potranno rimanere altri due anni

Cna e Confesercenti Firenze chiedono un confronto col Comune e coinvolgimento

Un dehor all'ombra del Duomo

Firenze, 10 marzo 2023 - I dehors attualmente autorizzati dal Comune di Firenze, circa 800, potranno rimanere ancora due anni, ovvero il tempo necessario ai tavoli tecnici di Palazzo Vecchio e Soprintendenza a svolgere lo studio che non è stato possibile fare durante il Covid.

L'atto di rinnovo del protocollo di intesa con la Soprintendenza in materia di occupazione suolo pubblico per il ristoro all'aperto (dehors), spiega una nota, sarà a breve sottoscritto, a seguito dell'approvazione della delibera di giunta dell'assessore al commercio Giovanni Bettarini.

Si darà anche l'avvio ad un iter approfondito di confronto fra le parti per condividere le linee sull'utilizzo del suolo pubblico per il ristoro all'aperto e individuare eventuali proposte di modifiche sostanziali alle attuali disposizioni normative in materia.

Le concessioni in scadenza il 14 marzo 2023 conserveranno la loro validità fino al 14 marzo 2025, senza che i titolari delle stesse debbano presentare alcuna istanza all'amministrazione comunale, mentre per tutti i titolari di concessioni per dehors ordinari per il solo periodo estivo, scaduti il 15 novembre 2022, viene disposta una procedura di rinnovo semplificata.

"Ridisegnare gli spazi pubblici della città significa dare a Firenze un nuovo volto - ha detto Bettarini - e purtroppo i lunghi mesi del covid non hanno permesso uno studio approfondito del rinnovo delle regole per destinare spazi al ristoro all'aperto: insieme alla soprintendenza studieremo il modo migliore per adattare i dehors all'arredo urbano e valuteremo le migliorie da fare. Ringrazio la soprintendente Antonella Ranaldi per la disponibilità dimostrata su un tema importante come questo. Ritengo che possiamo arrivare ad un nuovo regolamento per i dehors ordinari già entro un anno". Diverse le reazioni da parte delle categorie: sia Cna Firenze che Confesercenti città di Firenze chiedono coinvolgimento e un confronto con l'amministrazione comunale.

Niccolò Gramigni