
Il dehor di un bar in piazza San Giovanni (foto New Pressphoto)
Firenze, 27 febbraio 2016 - SODDISFATTI da un lato, ma infastiditi dall’altro. Desiderosi di mettersi intorno ad un tavolo, con l’amministrazione comunale, per trovare una soluzione condivisa. E, finalmente, definitiva. Il giorno dopo l’ufficializzazione della sentenza del Consiglio di Stato, che ha dato ragione alla pizzeria Le Botteghe di Donatello, siamo andati a parlare coi titolari del locali di piazza del Duomo. Per capire quale sia la loro posizione sui dehors e su questa decisione della magistratura amministrativa.
«È una situazione surreale, sembra la trama di un romanzo – sottolinea Fiorenzo Smalzi, titolare dell’omonimo bar –. Ci hanno imposto i dehors, che ci sono costati poco meno di 30mila euro. Molti di noi sono dovuti andare in banca e prendere un prestito, da restituire in cinque anni. Poi ci hanno obbligati, senza mai consultarci, a toglierli. Ora questa sentenza. Io chiedo solo che chi amministra la città voglia ascoltarci, per trovare una soluzione finale. Personalmente credo che gli ombrelloni sarebbero l’ideale». La mancanza dei dehors ha portato alcuni problemi ai commercianti e ai loro clienti, sia per problemi meteorologici (caldo d’estate e pioggia d’inverno), che in termini di sicurezza.
«I tavoli messi fuori, senza una protezione, senza una ringhiera sono un invito ai borseggiatori – ricorda Jacopo Lunardi, proprietario dell’Opera Caffè –. Francamente queste indecisioni, i mille tira e molla sono un assurdo che ci danneggia. Sono contento sia stata però ristabilita una sorta di equità con altri locali della zona. Credo che il ripristino dei dehors potrebbe essere una buona soluzione, visto che ce l’abbiamo e lo stiamo, oltretutto, ancora pagando». Del parere opposto Raffaele Torromino, del pub JJ Cathedral. «Abbiamo speso per mettere il dehors, poi abbiamo speso per toglierlo, ora dobbiamo rimetterlo? E chi paga? Voglio dire, non stiamo parlando di tre tavolini e cento euro. Credo che sia importante avere le idee chiare. Ora dobbiamo metterci ad un tavolo e trattare con il Comune. L’ombrellone? Una buona soluzione. Quando arriva il caldo estivo e il sole batte forte diventa difficile sedersi all’aperto». Possibilista, aperto ad ogni soluzione, ma desideroso di una parola conclusiva Andrea Brancale, del Move On. «È di secondaria importanza, in questo momento, parlare di dehors, tavolini, ringhiere o ombrelloni. È invece essenziale trovare una soluzione condivisa, tra noi commercianti, da porre successivamente all’attenzione dell’amministrazione».