Debutta "Via col tempo" operetta multimediale Quel dialogo parla al cuore

Cantastorie e Vecchietto sono i due protagonisti per parole e voci in musica. Avventurarsi nei sentieri misteriosi della memoria secondo il rettore Luigi Dei.

di Barbara Berti

Una moderna operetta morale multimediale con finale a sorpresa sbarca a Fiesole. Il "Festival delle Scoperte", atteso per la sua prima edizione a Firenze lo scorso marzo, a causa dell’emergenza epidemiologica si è trovato costretto a cambiare forma. E dopo la produzione di numerose video-interviste con i relatori e i protagonisti che non sono potuti venire, la rassegna abbandona adesso la rete ed esce "all’aperto" con un appuntamento in presenza: lunedì 20 luglio, alle 21,30 al Teatro Romano di Fiesole va in scena lo spettacolo "Via col tempo. Viaggiando su fili di memoria", scritto e interpretato dal rettore dell’Università di Firenze, Luigi Dei. La serata prevede il dialogo di un Cantastorie e di un Vecchietto in parole, musica e proiezioni.

I due protagonisti accompagnano il pubblico in un viaggio alla riscoperta del passato individuale e collettivo attraverso eventi, circostanze ed esperienze che scandiscono le tappe di un’esistenza, tra generazioni diverse. Grazie all’emozione delle note musicale – tra brani di autori classici e contemporanei - ragione e cuore s’intrecciano, biologia e arte si danno la mano. Il regno della scienza si compenetra con il regno dell’anima e spalanca davanti allo spettatore un universo di meraviglie. Lo spettacolo è interpretato da Luigi Dei e dall’attore Paolo Santangelo, accompagnati dal piano di Anna Toccafondi e dal canto di Eleonora Ronconi, Giuseppe Surace, Eva Maria Ruggeri, Oganes Avakyan, Michele Gianquinto del Conservatorio di Musica di Firenze Luigi Cherubini, mentre le proiezioni sono a cura del Dida Communication Lab dell’Università di Firenze.

"Via col tempo. Viaggiando su fili di memoria", con il suo connubio tra scienza e arte, rappresenta l’essenza del "Festival delle Scoperte" e del suo tema dell’edizione 2020, cioè il tempo, argomento su cui sono in programma – per il mese di ottobre – altre performance. Durante la serata sarà presentata l’opera d’arte di Sergio Traquandi "Distanti ma Uniti": un metro distanziatore che, indossato, permette di rispettare le normative di sicurezza e allo stesso tempo unisce amici e sconosciuti, creando una rete colorata che evita assembramenti. L’idea di Traquandi è stata raccolta da Marco Panichi (direttore del Festival) e dalla società Unigum di Calenzano che ha deciso di veicolare attraverso il distanziatore il proprio messaggio "Abbi cura di te…Sei un’opera d’arte": a tutti i partecipanti saranno, quindi, riservati dei distanziatori artistici. Info: www.boxofficetoscana.it.

 

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