David, anche la copia è una star: tecnologia e artigianalità. Da Firenze a Dubai

E’ partito da Borgo degli Albizi il clone del capolavoro di Michelangelo. Sarà il simbolo dell’Italia all'Expo dove è già atteso come una vera attrazione

La copia del David parte per Dubai (New Press Photo)

La copia del David parte per Dubai (New Press Photo)

Firenze, 15 aprile 2021 - E' già una star. Il Rinascimento continua a conquistare il mondo e Firenze continua a vendere se stessa con successo. Ovunque. E infatti, nonostante sia solo un clone, a Dubai lo aspettano come un ambasciatore di bellezza, speranza, fiducia nel progresso. Destinato al padiglione italiano, è già un simbolo e una delle maggiori attrazioni dell’Expo 2021, che inizierà il primo ottobre e proseguirà fino a marzo 2022. Ieri pomeriggio, dal laboratorio di Nicola Salvioli in Borgo Albizi, è uscita la copia del David di Michelangelo, assemblata dopo la riproduzione in 14 pezzi con una stampante in 3D. Imballato in un guscio fatto a suo dosso, con un trasporto speciale è partito per Milano e da qui, dall’aeroporto di Malpensa, sarà imbarcato in un volo cargo per raggiungere gli Emirati Arabi. Il 26 aprile lo aspettano per una solenne cerimonia. La tecnologia ha fatto molto, moltissimo. Ma dopo la lunghissima scansione digitale sull’originale della Galleria dell’Accademia, ci sono volute le mani esperte di un team di restauratori per finire il lavoro. Per due mesi hanno infatti lavorato al rivestimento marmoreo della copia in resina, del peso di 400 chilogrammi e 5 metri e 14 di altezza, proprio come l’origi nale, in perfetta scala 1 a 1.

«Lo abbiamo rivestito con due millimetri di polvere di marmo di Carrara mischiata a colla – spiega  Salvioli –, in modo da avere la consistenza della sabbia bagnata e riprodurre le venature, i punti più ruvidi, quelli più lisci, i difetti, i colpi di scalpello, il tutto più fedelmente possibile all’originale e restituire la magia del coinvolgimento emotivo del David che tutti conosciamo. Lavorando sulla copia si avverte che Michelangelo ha realizzato quest’opera non tanto con gli occhi quanto con le mani, per abbracciare un volume così enorme. Per esempio l’ombelico entra perfettamente in un pollice". Il progetto di ri-produzione è stato promosso dal Commissariato per la partecipazione dell’Italia a Expo Dubai assieme al Ministero della Cultura e alla Galleria dell’Accademia diretta da Cecilie Hollberg. E fin dall’inizio, la realizzazione dell’opera ha avuto il coordinamento della professoressa Grazia Tucci dell’Università di Firenze.

«Sono felice che questo messaggero parta per Dubai dove andrà a rappresentare l’Italia - ha detto la direttrice Hollberg –. – Il David è l’opera d’arte per eccellenza, con la quale tutti si possono identificare, sia per il significato religioso, storico artistico, civico. Questa copia è la dimostrazione di cosa si possa fare quando la tecnologia si unisce alle capacità artigiani. L’originale non avrebbe mai potuto viaggiare, quindi questa è una soluzione più che accettabile. A lui affidiamo un messaggio positivo, visto che rappresenta la forza, la fede la fiducia in sè, nel suo dio e nel futuro". E a tutti i visitatori dell’Expo, il primo grande evento dopo la fase più acuta della pandemia globale, il capolavoro di Michelangelo ricorderà appunto che il David vinse contro Golia e che anche nell’epoca del coronavirus la vittoria del bene contro il male è un risultato alla portata di mano dell’essere umano.  

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