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David Quel trasloco fu un capolavoro L’Accademia festeggia l’anniversario

La statua fu spostata dall’arengario di Palazzo Vecchio alla Galleria dal 30 luglio all’8 agosto di 150 anni fa. E adesso l’imponente scultura di Michelangelo si può ammirare sotto una nuova, straordinaria luce.

David Quel trasloco fu un capolavoro L’Accademia festeggia l’anniversario

La storia di quel trasloco, di cui oggi cade l’anniversario, è tanto affascinante che merita di essere ripercorsa. Perché il protagonista è il David di Michelangelo, l’opera d’arte che da sola rappresenta una città, un periodo storico e artistico, una categoria dello spirito. L’imponente statua marmorea, creata dal giovane artista tra il 1501 e il 1504 (il Buonarroti era nato nel 1475) era stata collocata in piazza Signoria, sull’arengario di Palazzo Vecchio, a simboleggiare le virtù della Repubblica fiorentina. Lo scultore Lorenzo Bartolini fu il primo, già nel 1842, a presentare un progetto di spostamento del David, sottolineando che "questa magnifica statua si degrada alle intemperie".

Nel 1866, una commissione composta da artisti, scienziati e tecnici, valutò l’urgenza di sottrarla agli agenti atmosferici. Così, nel 1872 fu presa la decisione di rimuoverla e, seguendo il suggerimento di Emilio De Fabris, tra i più autorevoli architetti fiorentini, di costruire uno spazio museale ex-novo che la potesse degnamente ospitare. La Galleria dell’Accademia fu scelta come luogo deputato, De Fabris progettò una tribuna in onore del capolavoro, tempio laico coperto da una volta di vetro che avrebbe garantito un’illuminazione la più naturale possibile. Lo spostamento fisico durò sette giorni, dal 30 luglio all’8 agosto 1873 e, a causa del gran caldo, avvenne soprattutto dalle 4 alle 11 di mattina.

Un’impresa ciclopica che suscitò grande entusiasmo e curiosità tra i fiorentini. L’architetto De Fabris e l’ingegner Francesco Porra realizzarono un carro ammortizzato per assorbire gli urti, un castello in legno e ferro che si muoveva su rotaie ferroviarie, come testimonia il modellino preparatorio, conservato nel Museo di Casa Buonarroti a Firenze. Il castello con la statua pesava 19 tonnellate. Il 4 agosto, dopo aver attraversato le principali vie della città, Il David fu introdotto nell’Accademia di Belle Arti mediante un’apertura ottenuta distruggendo la parete d’ingresso dell’edificio.

Per celebrare l’anniversario, la Galleria dell’Accademia diretta da Cecilie Hollberg, ha dato nuova luce al David. Oltre al recentissimo impianto di illuminazione che utilizza tecnologie di ultima generazione a Led, è stata effettuata la messa in sicurezza e una pulizia approfondita del lucernario: adesso, più di prima, la luce naturale illumina in maniera eccellente il capolavoro, permettendo di coglierne ancor di più tutti i dettagli.